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Lavorare per Acqua & Sapone:
opinioni e recensioni

Acqua & Sapone è un brand italiano, leader nella commercializzazione di prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa. L’azienda nasce nel 1992, quando alcuni imprenditori fortemente motivati allo sviluppo commerciale e delle vendite nel settore dell’igiene e della pulizia, si uniscono dando vita a una società consortile, Cedas.

Nel 2009, la Cedas si evolve in Acqua & Sapone e da allora  a oggi la crescita di mercato e di fatturato è diventata sempre più importante, tanto da essere oggi uno dei marchi leader del settore. La solidità del marchio Acqua & Sapone, in uno scenario competitivo altamente mutevole, è dimostrata da un fatturato costantemente in crescita che ha già superato 1,3 miliardi, una quota di mercato pari al 50%, 700 negozi sul territorio italiano, un numero sempre in aumento di dipendenti (oltre4 mila)  e una posizione di leadership che sta superando i confini nazionali. L’attuale sede è a Milano.

Acqua & Sapone, una storia aziendale tutta italiana

Nell’era della globalizzazione più spinta e degli scenari economici più internazionalizzati, spicca la storia tutta italiana di questo famoso brand. Tutto ha inizio con nove imprenditori del settore retail che fondano la Cedas (Cesar, Gottardo, Gruppo SDA, Leto, LGM, Quamar, Reale Commerciale, VDM Vaccaro Distribuzione Merci, e 4 Ingros che uscirà poco dopo) con l’obiettivo di migliorare la presenza su tutto il territorio italiano, di competere a livello commerciale e raggiungere migliori performance di fatturato.

Nella consapevolezza dell’antica ma quanto mai efficace convinzione che l’unione che fa la forza, gli imprenditori consorziati cominciano la loro avventura insieme, condividendo nuovi obiettivi di fatturato e di crescita, in uno scenario economico – quello degli Anni Novanta – che sta cambiando, che è sempre più attento alle esigenze che provengono dalla domanda e che è sempre alla ricerca di nuove strategie di marketing e commercializzazione per essere sempre più competitivi.

Nel 2009 l’insegna cambia e diventa Acqua & Sapone, con l’obiettivo di diventare un brand specializzato nel settore della cosmetica ben conosciuto su tutto il territorio nazionale. Sebbene l’attuale sede sia a Milano, in realtà la spinta produttiva viene dalla provincia, da quella provincia italiana del nord – est vocata all’imprenditoria: da Piazzola sul Brenta, provincia di Padova, dove è la società partner Gottardo a creare l’insegna “Acqua & Sapone” e a realizzare il primo magazzino logistico. La spinta propulsiva all’espansione parte proprio da qui, uscendo ben presto dai confini regionali. La federazione sotto un’unica insegna infatti, si rivela più vincente che mai, tanto che oggi Acqua & Sapone controlla la metà del mercato italiano delle catene specializzate in pulizia e igiene della casa e della persona.

lavorare acqua e sapone

Acqua & Sapone oggi, dalle strategie di vendita alla promozione e comunicazione

I punti vendita di Acqua & Sapone sono organizzati per accogliere la clientela e rendere l’esperienza d’acquisto come unica e irripetibile.  I punti vendita sono accessibili e accoglienti per tuta la famiglia. Solo nei negozi Acqua & Sapone i clienti potranno trovare i migliori marchi in fatto di make – up e profumi, nonchè le tendenze non solo in fatto di cura e bellezza della persona, ma anche di igiene della casa. Acqua & Sapone è il negozio ideale per chi ama la pulizia e i prodotti che aiutano a tenere fresca e ordinata la casa e la persona.

Non mancano i prodotti in offerta che rendono molto conveniente la spesa e la possibilità di fare scorta dei prodotti che si consumano quotidianamente come il detersivo per il bucato, il sapone e molti altri ancora.

 

Oltre a vendere prodotti delle migliori marche, quelli noti nei tradizionali canali retail grazie al nome consolidato e alla continua pubblicità, Acqua & Sapone commercializza molti prodotti con un marchio proprio: dai tovaglioli ai fazzoletti, dal detersivo per il bucato ai sacchi condominiali per i rifiuti. Inoltre, Acqua & Sapone firma anche prodotti per l’igiene della persona, come il sapone e i dischetti levatrucco.

La vendita di prodotti per la casa e la persona avviene attraverso un marchio “Acqua & Sapone” che pur non essendo un franchising (la gestione del negozio è diretta e non c’è un rapporto tra affiliante e affiliato) è comunque riconoscibile su tutto il territorio, grazie alle inconfondibili insegne dalla scritta blu e le bolle azzurre. Grazie a questa formula di gestione diretta, il consumatore si identifica in  un marchio affidabile e conosciuto, che da sempre è sinonimo di garanzia e qualità nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

Acqua & Sapone riconosce la centralità della clientela. Al primo posto di ogni forma di promozione e comunicazione c’è il cliente con le sue esigenze e i suoi bisogni espressi e inespressi. Un cliente soddisfatto è un patrimonio per l’azienda.

La comunicazione aziendale avviene attraverso canali marketing come la newsletter e il volantino (distribuito fisicamente nei punti vendita e sfogliabile online) e attraverso la rivista. Un mensile di consigli, curiosità, informazione che viene distribuito nel punto vendita oppure sfogliabile sempre gratuitamente online. Pagine da sfogliare  e leggere per essere sempre informati sul lancio di nuovi prodotti, su eventuali promozioni ma anche per leggere spunti e riflessioni di benessere, viaggi, intrattenimento.

Inoltre l’azienda cura il filo diretto con le esigenze dei clienti e sul sito web ha un’apposita sezione “Consigli degli specialisti”, da consultare per trovare pratici consigli, suggerimenti e approfondimenti sulle schede prodotto.

Acqua & Sapone, come lavorare nel settore della cura della persona e della casa

Acqua & Sapone recluta possibili lavoratori attraverso un form da compilare direttamente sul sito ufficiale dell’azienda. Il form prevede di indicare i propri dati anagrafici e allegare un curriculum vitae. Si seleziona la provincia e si procede a candidarsi per i profili più rispondenti alla propria competenza e professionalità:

  • addetti/addette alla vendita per nuova apertura negozio;
  • addetti/addette alla vendita per negozi già esistenti;
  • addetti/addette al reparto di profumeria e dermocosmesi;
  • altre figure professionali di volta in volta richieste (direttore, vicedirettore, etc).

Ogni candidatura riporta la sede di servizio per la quale è richiesta quella figura professionale.

Le candidature sono accettate dall’azienda solo se provengono dalla pagina web. Non sono ammessi altri canali di reclutamento. Le posizioni sono interessanti e sono aperte in ogni momento dell’anno, essendo un’azienda in espansione continua che inaugura periodicamente nuovi punti vendita sia nei capoluoghi che negli altri comuni.

Acqua & Sapone: l'opinione di chi ci lavora

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  • La retribuzione e ok, puntuale. Il problema è che ti sfruttano ti chiedono sempre di più senza ringraziare. Una volta spremuti i dipendenti ,allo scadere dei mesi rinnovabili, non rinnovano perché le donne potrebbero avere figli o trovano scuse che non stanno in piedi nonostante L incremento di fatturato del 15%
    Sunto: qui L onesta la professionalità la dedizione al lavoro e la serietà non pagano. Un’azienda come tante che sfrutta.

  • Azienda non per niente seria, mettono i ragazzini svogliati,maleducati anche come certi ruoli come capo negozio ecc….. poi é tutta una presa in giro non é assolutamente un esperienza lavorativa e un continuo sfruttamento come se fosse una giostra di ragazzi e ragazze che vengono assunti tramite coperativa tanto sia che sono bravi a fare il lavoro o non sono bravi dopo un periodo li mollano e prendono altre persone….. non possono mettere un ragazzo o una ragazza giovanissimi come capo negozio o vice capo incompetenti ma sopratutto molto cafoni con i clienti . Non sono in grado di insegnare a un nuovo arrivato, non sono in grado di gestire un negozio solo tanta furbizia solito posto come tanti….. chi non fa un niente come quelli di acqua e sapone e chi sgobba come dei muli sarebbero quelli della coperativa

  • Purtroppo devo confermare quasi tutto quello che viene detto nei commenti precedenti. Azienda poco seria! Nota positiva: lo stipendio puntuale,ma non è altro che il frutto di tutti i sacrifici e ore lavorative che dedichi all’interno dei punti vendita dato che (fidatevi) ne dedicherete parecchie. Richiedono la massima flessibilità e disponibilità oraria 6 GG su 7.. senza tenere conto che fuori dal lavoro si ha una vita propria, famiglia e molto altro!! Se fai presente questa cosa vieni licenziato senza preavviso e etichettato come “non ha voglia di lavorare”.. dovrebbero farsi due domandi se molte persone vanno via o addirittura non rispondono agli annunci di lavoro!!

  • Acqua e sapone é un azienda solo di sfruttamento poi non capisco il sistema che usano che ogni punto vendita ci sono max 3 di acqua e sapone e il resto tutti della copertiva dove devono fare tutto dalla a fino alla z……… invece quelli di acqua e sapone alzano solo le serrande per aprire il negozio e poi le richiudono a fine giornata senza fare niente tutto il giorno dove comandano i ragazzi o le ragazze della coperativa senza insegnarli niente nonostante che non alzano un dito pretendono con arroganza che poi il bello e che sono tutti ragazzi giovani che si sentono padroni del mondo ( quelli di acqua e sapone) . Il capo negozio ci sta come ruolo peró deve essere competente non possono mettere un responsabile un ragazzino o una ragazzina dove non sono in grado va bene che i giovani devono lavorare ma uno o una che finisce scuola e non a esperienza non possono metterli certi ruoli che non sanno neanche come gestire un negozio. E tutta una presa in giro poi il capo negozio sia che é un maschio o femmina perlopiú sono dei bamboccioni non esiste proprio che come vogliono e quando vogliono se gli sta antipatico uno o una nuova assunta o magari come succede in tutti punti vendita che non anno esperiemza allora non hanno voglia di insegnarli allora chiamano i titolari della coperativa per farli licenziare anche senza un motivo con la scusa (prova non superata) non esiste prorio una situazione del genere solo loro possono battere il record dello sfruttamento. Ci sta che un persona nuova assunta deve imparare a lavorare allora si fa un specie di gavetta peró devono insegnare non che mettono un ragazzina o ragazzino a comandare altri ragazzini della coperativa senza avere una logica ….. sembra un asilo dove i bambini giocano non é un posto di lavoro

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  • Bruttissima esperienza !!!!!! Peccato che il periodo dello schiavismo e finito pero forse ancora qualcuno non lo sa ancora…… incompetenti

  • Acqua e sapone e una società che a livello di personale fanno i furbetti poi se ti trovi con gente incompetente meglio evitare . Fanno anche questo giochetto in pratica quando inizi da loro poi non so se tutti i punti vendita usano la stessa strategia ma penso di si perché ho avuto modo di vedere il loro modo di lavorare da cani……. in poche parole magari inizi al mattino a lavorare a fare avanzamento dove porti i prodotti avanti e riordini le corsie nonostante quelli di acqua e sapone vengono a controllare non ti dicono niente anche se magari fai errori peró uno mette in ordine allora la corsia e apposto…… quando poi si fa la pausa pranzo passerà un oretta in quel momento che machi tu……. giustamente i clienti che comprano e toccano rimettono disordine che é una cosa normale peró quando poi si rientra dalla pausa pranzo il vice capo o il capo negozio oppure un dipendente di acqua e sapone fanno i furbetti ti fanno passare che il mattino non hai ordinato la corsia perché c’é di nuovo casino allora ti fanno la morale ma allora perché giá il mattino non ti dicono niente ……. a quelli della cooperativa se sbagliano perché e tutta una presa in giro .

  • La mancanza di personale fa si che si debba passare l’intera giornata nei punti di vendita azzerando la vita sociale del dipendente. Ogni anno purtroppo si aggiunge novità che tradotto sul lavoro pesa più sul dipendente cosa che già vive in tempi dove la pandemia ostacola e affatica il percorso lavorativo.

  • Pessima esperienza con questa azienda di pagliacci. Ho fatto un colloquio due anni fa’per una sostituzione di maternità mi dissero che avevo dato una buona impressione ma avevano scelto un’altra ragazza per la sua esperienza nel settore del commercio garantendomi che mi avrebbero tenuta presente per un eventuale nuova apertura. Rimando il curriculum mi richiamano e mi dicono che nella mia esperienza lavorativa non ci sono i requisiti necessari. NON POTEVANO DIRMELO 2 ANNI FA’?????

  • Quando scade il secondo contratto ti propongono di staccare 1 mese per poi iniziare con contratto come sostituzione maternità per non fare l’indeterminato. Il capo area non co mette la fascia fa tutto con una telefonata. Uno schiffo

  • Ho lavorato per due anni in questa azienda con dedizione totale al lavoro , totale disponibilità al lavoro, alle ore in più regalate, obiettivi vendita stabiliti dallo store manager sempre superati, ho lavorato in piena pandemia COVID dove all inizio non esistevano mascherine, facevo la mascherina con la carta forno, per tutelarmi dal COVID io ero lì sempre presente al contrario di quasi tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato che rimanevano a casa tutelando loro ed i loro familiari, schede di valutazione sul mio operato tutte positive per poi a scadenza contratto dopo aver finito l azienda tutte le possibilità di contratti a tempo determinato che avevano a disposizione su di me, ricevere una chiamata dalla store manager che mi diceva qualche giorno prima della scadenza che non mi sarebbe stato fatto il contratto a tempo indeterminato, perchè dovevo aspettare l apertura dei nuovi punti vendita su Bari quelli per i quali ero stata assunta due anni prima che di fatto si sono aperti il primo 6 mesi circa dopo la fine del mio rapporto di lavoro…mi era stato detto sarai la prima ad entrare e tante altre prese per i fondelli di fatto è passato un anno e tre mesi i negozi si sono aperti con assunzioni di altri ragazzi.ho perso due anni di vita lavorativa solo a causa loro purtroppo dobbiamo ringraziare anche lo stato che permette loro di comportarsi così
    ….

  • L’unico lato positivo di questo lavoro è lo stipendio puntuale.
    Non hai la possibilità di organizzare la tua vita. Gli orari settimanali vengono dati all’ultimo minuto utile. Turni di lavoro 7/7. L’incertezza costante sulle ferie e sul punto vendita dove lavorerai, nonostante vieni spostato come una trottala da un negozio all’altro, anche distante, non è previsto alcun rimborso spese nè welfare. Devi ringraziare di avere il lavoro e “se non ti sta bene quella è la porta.” Avendo cambiato diversi punti vendita posso dire che l’ambiente in se varia molto, soprattutto per via dei responsabili di negozio. Il lavoro è tutt’altro che stimolante e la meritocrazia è inesistente. Esistono sono le simpatie momentanee. Manca personale ovunque e chi viene penalizzato è chi “sa fare”. A parte poche eccezioni referenti e direttori si sentono dio in terra e la maggior parte di loro non sa neanche mandare una mail senza errori grammaticali. Esprimono giudizi personali non richiesti mostrando una mancanza di professionalità incredibile. Potrei continuare ma aggiungo solo che lo consiglierei solo a chi non ha una vita, una famiglia, un figlio, un hobby o voglia di avere una vita serena.

  • Confermo tutto quanto scritto da chi, purtroppo come me ,ha avuto la disavventura di lavorare da acqua e sapone…spero solo che nel nostro paese ci siano aziende più serie,perché lavorando lì da tanti anni si perde proprio la fiducia nel mondo del lavoro

  • Ho lavorato per quest azienda per un anno. Esperienza stupenda. Poi senza ragione, con un non sei completa, liquidata il giorno stesso! L importante è stare simpatico /a a qualcuno.(capoarea e braccio destro). Di lì poi è tutto in salita.

  • Sono 10 anni che lavoro per acqua e sapone ,recensioni su di me sempre positive,abito vicina al punto vendita.ho problemi alla schiena con un invalidita e non mi sono mai tirata in dietro nel svolgere tutte le mansioni. Ora ho due bambini piccoli,ho chiesto part time 24 ore e non lo vogliono accettare…nel 2024 ti rispondono anche che non ho partorito solo io e che hanno tante donne mamme che lavorano,come se le situazioni fossero tutte uguale…e così facendo ti obbligano a licenziarti..uno schifo.. siamo solo numeri e non persone..

  • Non c’è alcun dubbio che il personale di qualsivoglia negozio appartenente a questa catena sia estremamente apprezzabile dalla clientela. Si viene istruiti alla totale dedizione al cliente, sebbene non sempre vengono valutate le reali esigenze di un potenziale cliente. Ma dietro questa facciata, c’è una manica di fomentati fuori di testa sfruttatori senza il minimo rispetto del lavoratore, tantomeno dell’essere umano. Si viene trattati come delle macchine senza alcun diritto, nemmeno quello di poter tenere il proprio telefono in tasca per qualsivoglia emergenza. Si è costretti a fare tutto senza distinzione di ruolo, che in un primo momento sembra quasi positivo perchè dovrebbe porre in una posizione paritaria i lavoratori, ma in realtà è solo una stratagemma dei piani alti per risparmiare sul personale sfruttando i poveri malcapitati che devono contemporanemente fare da magazzinieri, scaffalisti, cassieri, impresa delle pulizie. Ovviamente vale sia per i maschi che per le femmine, con una lieve maggiorazione dei compiti pesanti per i maschi. L’orario stabilito per contratto non viene assolutamente rispettato in quanto ad ogni chiusura si è costretti a rimanere almeno mezz’ora in più senza veder un euro, con la mera giustificazione che bisogna fare i conti. Se c’è un problema fisico viene totalmente ignorato, sia in sede di colloquio che durante l’esercizio del lavoro, senza la minima umanità. Persino il modo in cui si sta piegati a terra a sistemare gli scaffali viene criticato se non si è conformi alle loro regole assurde, tipo dover stare piegato sulle ginocchia fino a bloccare la pressione e consequenzialmente avere capogiri e svenimenti. Stare alla cassa è un incubo durante il quale appena c’è un secondo di stasi bisogna mettere a posto, anche se non c’è nulla da mettere a posto, perchè un secondo di stasi equivale ad essere improduttivo per l’azienda, e nulla conta se c’è già un altro cliente pronto a dover pagare alla cassa, anche in quei due secondi bisogna mettere a posto qualcosa, rischiando che il cliente si spazientisca per l’attesa. L’attività di magazzino è praticamente un massacro sia a livello fisico per gli sforzi sostenuti, sia a livello psicologico, per l’ansia continua ed estenuante generata dai supervisori nonchè dal metodo di rifornimento totalmente sballato che prevede quotidianamente un ricarico errato di merce già presente in negozio, lasciando puntualmente vuoti i settori vuoti. Ma i piani alti sostengono che l’azienda vanta un numero immenso di dipendenti che sono ben felici, soddisfatti e onorati di lavorare per loro. E se provi a far rispettare le regole della civiltà a un cliente maleducato che turba la quiete degli altri clienti e che magari è potenzialmente dannoso per il negozio, vieni preso di brutto muso e rimproverato come un b imbo dell’asilo. Tutto quanto ciò che ho riportato è accaduto a me personalmente, e non solo a me, in quella che reputo probabilmente la peggiore sede, sita in via Isole del Capoverde a Ostia Lido, Roma, e ci metto la faccia nel dichiarare che sia il direttore generale della filiale che alcune altre figure di comando li all’interno hanno veramente rasentato la follia con le loro pretese nei miei riguardi e nei riguardi di altri colleghi. Non a caso è piuttosto risaputo che la maggior parte dei malcapitati “scappano” dopo poco, cercando di non incappare nella loro trappola burocratica dove rischi di dovergli pure pagare le spese nonostante siano loro a mettere in condizioni di fuggire qualsiasi persona normale. Schiavisti senza ritegno e sfruttatori vigliacchi.

lavorare acqua e sapone

Scheda aziendale

  • Settore:
  • Anno di fondazione: 1992
  • Dipendenti: 4.000
  • Sede: Milano
  • Fatturato: €1,3 Miliardi

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