Mi chiamo Mihaela e ho 39 anni. Attualmente lavoro in un azienda in modo continuativo da quasi 15 anni. Siccome sto eseguendo un master triennale presso un’accademia privata (che quindi per legge non da il diritto a permessi studio e per gli esami), intendo chiedere al datore di lavoro un’aspettativa per motivi di formazione da poter frazionare in base a le varie sessioni d’esame.
Non mi è chiaro però se gli 11 mesi sono da fruire in un determinato arco di tempo (cioè limitato da una scadenza) o fruibili per tutto il periodo del master (cioè il biennio che mi manca fino al conferimento del titolo di studio)?
La seconda cosa: è previsto un periodo di stage. Posso effettuarlo in un altra azienda o in quanto in aspettativa non è legale? Per sentito dire è fattibile ma io non trovo nessun articolo correlato che ne parli.
La risposta del Consulente del Lavoro
Preme fare una distinzione importante tra ciò che è classificato come lavoro subordinato e cosa non è classificato come lavoro subordinato.
Per quanto riguarda il codice civile il lavoratore subordinato è colui che «si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore» (art.2094 cc).
Lo stage invece non è classificato come contratto di lavoro subordinato e sul compenso pattuito non sono richiesti i contributi previdenziali. Pertanto se viene richiesta un’aspettativa per seguire un master (o un corso di formazione professionale) e il conseguente stage, lo trovo del tutto legittimo.
Sottolineo il fatto che i periodi dello stage andranno concordati con il datore di lavoro e l’accordo trovato dovrà essere riportato in forma scritta a tutela delle parti.
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