Con la legge di bilancio 2020 è stato riformato il cosiddetto Bonus Renzi di 80 euro, assegnato a determinate fasce di lavoratori e versato in busta paga. A partire dal primo Luglio 2020 quindi, per milioni di lavoratori italiani scatterà il bonus cuneo fiscale 2020, che mira ad abbattere la pressione fiscale sulle persone fisiche e quindi sui lavoratori dipendenti.
A tale scopo è stato istituito il Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti, con una dotazione pari a 3 miliardi per l’anno 2020 e di 5 miliardi di euro per il 2021. La platea di lavoratori che vedranno un aumento in busta paga a partire dal primo luglio è di circa 16 milioni di persone, stando alle recenti dichiarazioni del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, saranno circa 11 milioni coloro che otterranno il bonus di 100 euro.
Il 9 Luglio del 2019 il Consiglio dell’Unione Europea aveva fortemente consigliato all’Italia di adottare misure atte a far pesare meno la pressione fiscale sugli introiti da lavoro dipendente. Il Governo Conte bis ha recepito la direttiva, e ha inserito quindi la riduzione del cuneo fiscale in legge di bilancio.
A differenza del Bonus Renzi quello appena istituito aumenta notevolmente le fasce di reddito: in precedenza erano stati fissai limiti reddituali compresi fra gli 8.174 euro e 24.600 euro annui per percepire gli 80 euro, e chi aveva un reddito compreso fra 24.600 euro e 28.000 euro riceveva solo un bonus parziale. I percettori di redditi dai 29.000 euro in poi non rientravano tra i beneficiari. Ora molte cose sono cambiate.
In questo articolo si parla di:
Cuneo fiscale: che cos’è?
Partiamo con una spiegazione: cos’è il cuneo fiscale? Si tratta della differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore di lavoro e la retribuzione percepita dal lavoratore al netto degli oneri fiscali.
In massima sintesi, rappresenta quella parte del costo del lavoro che deve essere versata come imposta sul reddito o sotto forma di contributi sociali.
La pressione fiscale sui redditi da lavoro in Italia
L’Italia si colloca al terzo posto tra i paesi dell’area OCSE per ciò che riguarda la pressione fiscale sui redditi da lavoro. Si è giunti a una pressione pari al 47,9% su una media degli altri paesi che si attesta su una percentuale pari al 36,1%. Il dato è relativo al 2018.
Ciò conferma il peso che ogni lavoratore italiano subisce in busta paga a causa di un sistema fiscale che impone una tassazione sui redditi da lavoro dipendente molto alta.
È stata ampliata la platea dei lavoratori
Con il bonus cuneo fiscale 2020 si amplia la platea dei lavoratori che possono usufruirne. Questo perché il governo ha deciso di aumentare i limiti reddituali che permettono di ricevere il bonus in busta paga.
Inoltre, è stata introdotta una nuova detrazione fiscale. Nei paragrafi successivi troverai tutte le informazioni utili per comprendere meglio il funzionamento.
Bonus cuneo fiscale 2020: chi ne ha diritto
La platea dei beneficiari è la stessa del Bonus Renzi di 80 euro: lavoratori dipendenti e assimilati che percepiscano redditi da lavoro e la cui imposta lorda sia comunque al di sotto della soglia reddituale determinata dalla legge in vigore.
I lavoratori che possono ottenere il bonus cuneo fiscale 2020 sono:
- I lavoratori dipendenti
- I titolari di borse di studio o di stage o di diverse attività di formazione professionale
- I soci delle cooperative
- I lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa
- I sacerdoti
- Chi percepisce la NASPI, la cassa integrazione, l’indennità di mobilità e le prestazioni di esodo
- I lavoratori socialmente utili
Quanto spetta
Il calcolo di quanto spetta mensilmente è subordinato alla fascia di reddito da lavoro.
Ecco gli scaglioni e l’importo del bonus:
- Per reddito annuo lordo fino a 28.000 euro: bonus di 100 euro al mese
- Per reddito annuo lordo da 28.000 a 35.000 euro: bonus di 80 euro al mese
Il meccanismo di décalage
Si sente parlare spesso, e si legge in questo periodo, un termine particolare: meccanismo di décalage. Rapportato al bonus cuneo fiscale 2020 è applicabile ai lavoratori con redditi da lavoro tra i 35.000 e i 40.000 euro, che fanno scattare le detrazioni a scalare man mano che il reddito aumenta.
Ciò è stato sviluppato per agevolare maggiormente i redditi da lavoro più bassi, consentendo però anche a chi guadagna di più di avere un piccolo contributo in busta paga, che viene però praticamente azzerato a chi guadagna il tetto massimo stabilito per legge.
Nuova detrazione fiscale
Un’altra importante misura riguarda la nuova detrazione d’imposta in busta paga. Essa sarà applicata ai redditi compresi tra i 28.000 ai 40.000 euro.
Come viene erogato il bonus cuneo fiscale 2020
Sono state decide due diverse modalità di erogazione e in base alla fascia di reddito.
Per i redditi da lavoro più bassi si tratta di un credito Irpef in busta paga mentre per chi guadagna di più di ottiene una detrazione fiscale.
Ecco le fasce di reddito e i relativi importi del bonus:
- Reddito fino a 28.000 euro: credito Irpef di 100 euro in busta paga
- Reddito da 28.001 fino a 35.000 euro: detrazione fiscale di 80 euro
- Reddito da 35.001 a 40.000 euro: detrazione a scalare da 80 fino a 0 euro
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