Se il mercato del lavoro non offre proposte in linea con la propria preparazione e le competenze acquisite, piuttosto di disperarsi si può cercare di individuare un settore in cui investire i risparmi per crearsi un’attività in proprio.
L’Italia è una nazione ricca di cultura, di spunti favorevoli allo sviluppo di imprese in ogni settore, anche – e in special modo – quelle del turismo o legate in qualche modo all’agricoltura, uno dei fiori all’occhiello del belpaese.
Da qualche anno anche sul nostro territorio si sono diffuse le cosiddette fattorie didattiche. Le abbiamo importate dal Nord Europa, culla di questo genere di strutture, lanciate a inizio del secolo scorso nei paesi scandinavi – Danimarca, Svezia e Norvegia – con lo scopo di far conoscere, e avvicinare, i cittadini delle grandi città alla realtà rurale.
In realtà la vera origine delle fattorie didattiche è statunitense, e dobbiamo la loro creazione a un movimento giovanile, il Movimento 4H, che nacque nel 1902 e sosteneva “Lo sviluppo armonico degli individui attraverso l’imparare facendo“. Ancora oggi questo movimento è molto attivo negli USA, ed è divenuto una grande rete di movimenti che raccoglie circa 7 milioni di membri nella fascia d’età dai 5 ai 16 anni.
Il nome del movimento deriva dall’iniziale di 4 termini head, health, heart e hand , che tradotti in lingua italiana significano testa, salute, cuore e mani.
In questo articolo si parla di:
Le fattorie didattiche in Italia
L’approdo nel nostro paese delle fattorie didattiche, giunse solo molti anni dopo, negli anni ’90, quando in Emilia Romagna molte attività agricole di cui è ricca la regione, decisero di avviare questo tipo di attività ludico-educativa.
In breve tempo altre regioni hanno preso spunto da questo modello, unendo le tradizioni agroalimentari del territorio a percorsi didattici.
Fondamentalmente questo tipo di percorsi sono concentrati nelle regioni del Nord Italia, più precisamente tra la Lombardia, il Piemomte e il Veneto, non mancano però diverse realtà al centrosud, con una maggiore concentrazione in Puglia.
Cosa si fa in una fattoria didattica
Una visita presso una fattoria didattica è un’esperienza unica nel suo genere, in special modo per bambini e ragazzi che possono trascorrere il tempo a stretto contatto con la natura, tra gli animali da allevamento o tenuti in libertà e i raccolti.
È un vero bagno di apprendimento culturale basato sulle regole della terra, dell’agricoltura, del sano vivere in campagna. Non è però un’esperienza dedicata esclusivamente ai più piccoli: anche gli adulti possono apprendere informazioni importanti e interessanti, e scoprire – o riscoprire – elementi sconosciuti a causa di uno stile di vita imperniato su una quotidianità metropolitana.
Nelle fattorie di questo genere in massima sintesi si impara ad accudire gli animali e ad amarli, si acquisiscono informazioni su come il mondo animale diventa utile alla quotidianità degli esseri umani, si scopre la natura, si comprendono i cicli dei raccolti e molto altro.
Non basta, perché spesso all’insegnamento dei temi legati all’agricoltura, si organizzano degustazioni proposte allo scopo di insegnare anche uno stile di vita sano attraverso un’alimentazione naturale e biologica
Fattoria didattica: come aprirne una
Se l’idea di mettersi in gioco in una simile attività stuzzica la tua curiosità, ecco tutte le informazioni utili che possono aiutarti a valutare seriamente l’opportunità di sviluppare questo tipo di lavoro.
Innanzitutto la base fondamentale è quella di possedere, o di decidere di acquistare, un’attività agricola o un agriturismo.
Se non si possiede già un’azienda del settore agroalimentare e si deve sceglierne una da comprare, meglio optare per una soluzione non troppo vicina ai centri urbani.
Il motivo di questo consiglio è legato all’ottenimento della necessaria certificazione, ma anche poter chiedere i finanziamenti previsti, diversi da regione a regione.
Se invece si è già in possesso di un’azienda agricola le cose saranno più semplici. Basterà ottimizzare gli spazi interni ed esterni e certificarli a norma di legge per consentire visite didattiche che garantiscano la massima sicurezza ai visitatori.
I requisiti necessari
Prima di ogni altra cosa, se si è seriamente intenzionati a imbarcarsi in questa bella impresa, è necessario verificare la presenza dei requisiti indispensabili per poter ottenere il benestare. Esistono infatti regole e vincoli, e se non si può dimostrare di essere in regola non si otterrà facilmente l’approvazione per iniziare a lavorare.
Ecco di seguito i requisiti imprescindibili:
- L’attività produttiva principale deve essere di tipo biologico
- Il titolare dell’attività agricola deve partecipare attivamente a corsi di formazione specifici sui temi della gestione e dell’organizzazione aziendale
- La pianificazione delle attività didattiche è uno dei criteri fondamentali
- I luoghi dedicati all’ospitalità dei visitatori devono essere conformi alle normative vigenti
- Devono essere rispettate tutte le norme igienico-sanitarie e di sicurezza
- Stipulare un’assicurazione di responsabilità civile
I finanziamenti per aprire una fattoria didattica
Sia nel caso in cui si sia già proprietari di un’attività agricola, ma ancor più se si deve mettere in cantiere l’acquisto di una fattoria, sarà fondamentale valutare bene le spese che sarà necessario affrontare.
Ogni regione ha un fondo dedicato al finanziamento delle fattorie didattiche per sostenere questo tipo di sviluppo economico territoriale, che fa anche da traino per il settore del turismo nel suo complesso. Oltre ai finanziamenti esistono anche contributi a fondo perduto e una serie di agevolazioni pubbliche.
Per conoscere i termini per presentare un’istanza di finanziamento è bene rivolgersi direttamente agli uffici della regione che fornirà tutte le informazioni e i documenti da presentare.
Quanto si può guadagnare
Il capitolo guadagni è quello più importante, anche in considerazione dei costi che è necessario sostenere all’inizio. Non si può fornire un dato unico, in quanto ogni realtà avrà il suo guadagno in base a molte variabili.
Innanzitutto, se l’attività si trova nei pressi di scuole, sarà più semplice avviare collaborazioni dirette con gli istituti di formazione, e ottenere una continuità di clientela che consoliderà le entrate.
Inoltre, molto dipende da come si sviluppa il business, da quali tipo di attrattive si deciderà di organizzare per attrarre i visitatori, e anche da come si è in grado di fare impresa: è così per ogni settore, ma nel caso delle fattorie didattiche l’amore per la natura e per ciò che si è deciso di fare come lavoro, farà davvero la differenza…
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