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Come aprire una lavanderia a gettoni: l’iter burocratico, le possibilità di guadagno ed i migliori franchising

La vita delle persone negli ultimi decenni sta diventando, anno dopo anno, sempre più frenetica e stressante. Per tale ragione si è costantemente alla ricerca di soluzioni che possano farci risparmiare tempo, in particolare quello impiegato per svolgere le faccende domestiche.

La nascita delle lavanderie a gettoni, in altre parole locali self service e completamente gestiti dal cliente che ne usufruisce, rappresenta un’idea vincente del mercato moderno, sia per chi cerca praticità con il bucato di casa a prezzi contenuti, che per i proprietari di locali e strutture turistiche.

Aprire una lavanderia a gettoni significa creare un business con alte prospettive di guadagno, mantenendo i costi contenuti e molto tempo libero per sé e le proprie necessità. Il concetto di tale attività è simile a quello di una pompa di benzina: rimane aperta 24h, giorno e notte, senza richiedere la presenza perenne del proprietario, in quanto si basa su un sistema di completa autosufficienza.

Come per l’avviamento di ogni attività però è necessario riflettere su molte questioni, prendendo decisioni ben ponderate molto prima della “messa in pratica”. In primo luogo infatti una lavanderia a gettoni, come un qualsiasi altro tipo di attività commerciale, richiede l’acquisto o l’affitto di un locale e, più in generale, dei costi da sostenere, sia nel breve che nel lungo termine, ad esempio i costi legati alle utenze. 

Ma non solo: un altro tasto dolente di qualsiasi attività commerciale è l’iter burocratico da seguire. In questo caso, per fortuna, tale passaggio è abbastanza semplice e l’impegno principale è quello di occuparsi dell’apertura della Partita IVA e tutti gli aspetti ad essa annessi.

In questo articolo parleremo proprio di tutto questo e vedremo tutti gli aspetti peculiari e fondamentali dell’apertura di una lavanderia a gettoni, ovvero i requisiti da gestire, l’iter burocratico-amministrativo, i costi da sostenere per l’avviamento dell’attività e quelli fissi in fase di gestione.

Approfondiremo inoltre aspetti più particolari, come i servizi accessori che si possono offrire, cosa significa aprire una lavanderia a gettoni “in comodato d’uso”, le opportunità di franchising e i finanziamenti di cui si può usufruire, terminando infine con le possibilità di guadagno.

Che requisiti servono per aprire una lavanderia a gettoni

Aprire una lavanderia a gettoni, come per qualsiasi altro tipo di attività commerciale, necessita di alcune riflessioni, nonché di alcune decisioni da prendere prima che tutto abbia inizio. È fondamentale pensare accuratamente al luogo in cui si vuole avviare la lavanderia, in quanto risulta un indicatore di tanti aspetti importanti per il successo desiderato. In primo luogo va analizzato se in quel dato quartiere, paese o cittadina, c’è una buona affluenza di persone, gente molto impegnata e di corsa, più predisposta all’utilizzo di un servizio simile.

Tra le categorie più inclini all’utilizzo delle lavanderie a gettoni ci sono gli studenti universitari, i lavoratori fuori sede, chi lavora molte ore a giorno e vive da solo o in coppia, le associazioni e i dormitori a basso budget e piccole realtà ricettive, come airb&b o affittacamere. Può essere la soluzione perfetta anche per città dove il turismo è fiorente, in quanto le case vacanze spesso non sono dotate di lavatrice e asciugatrice. 

Bisogna però riflettere su questo aspetto: mediamente ogni famiglia standard, con genitori e figli per intenderci, possiede una/due lavatrici all’interno dell’ambiente domestico e per tale ragione sarà poco incline all’utilizzo di un simile servizio. Evita quindi le classiche zone residenziali, dove si accumulano le famiglie, e prediligi gli ambienti cittadini sopra descritti. 

Anche la posizione, oltre alle persone, è un requisito da tenere a mente. Non basta guardare la città nel suo insieme: scegli con cura la posizione in cui aprire l’attività, dove può essere più utile, ma soprattutto in luoghi in cui ancora non c’è una lavanderia a gettoni. In questo modo puoi offrire un servizio nuovo e funzionale a chiunque si trovi in zona.

Lavanderia a gettoni: quali servizi aggiuntivi proporre?

Infine altro aspetto che può aumentare il potenziale di successo di una lavanderia a gettoni sono i servizi offerti. Per un cliente è ben diverso poter usufruire semplicemente di una lavatrice oppure di uno o più servizi aggiuntivi. Alcuni esempi di ciò che puoi offrire come servizio aggiuntivo sono: 

  • asciugatura indumenti;
  • lavaggio a secco; 
  • ritiro e consegna della biancheria a domicilio;
  • distributore di snack e bevande;
  • soluzioni di intrattenimento della clientela durante l’attesa del termine del servizio (TV o radio, WiFi gratuito);
  • distributore di detersivi e altri prodotti alla spina per il bucato.

Si tratta di piccoli dettagli, a volte per il titolare veri e propri investimenti, molto significativi per chi entra nel locale, tanto da leggerli come gesti di attenzione e premura nei propri confronti.

Ciò porterà il cliente a scegliere di nuovo quella lavanderia, escludendo la concorrenza. Non possono però essere offerti servizi come la stiratura e la tinteggiatura dei capi, più in generale la loro manutenzione, in quanto legalmente possibile solo dalle lavanderie tradizionali. 

“Pet Wash”: la zona per lavare le cose degli animali nella lavanderia self-service

Ormai molte persone hanno uno o più animali domestici per casa e avere un reparto nella propria lavanderia automatica dedicata a loro è una scelta perfetta per aumentare i propri profitti.

Quando si tratta di accessori per animali, come cucce, cappottini e guinzagli è preferibile, per questioni igieniche, lavarli e sanificarli con lavaggi e macchinari specifici, al fine di eliminare non solo lo sporco, soprattutto quello più ostinato, ma anche residui di peli, polvere e non ultimi batteri e altri agenti patogeni, che possono essere nocivi per noi e per i nostri pet. 

Per qualsiasi cliente che passa da una lavanderia automatica sapere che c’è anche questo servizio aggiuntivo è una bella scoperta: molte persone infatti, anche se possiedono una lavatrice in casa, sono restii a lavare oggetti e capi in tessuto dei propri animali in autonomia, proprio per i motivi sopra elencati, e preferiscono utilizzare un macchinario realizzato ad hoc.

Per questa tipologia di lavanderia e di macchinari abbiamo molte opzioni da valutare. Si può certamente scegliere di creare un reparto specifico nella nostra lavanderia, ma anche, perché no, scegliere un sistema alternativo, come il comodato d’uso o il franchising.

In particolare, sempre più spesso, le aziende che offrono opportunità di franchising danno anche la possibilità di avere macchinari o reparti interamente dedicati agli animali. Un’opzione davvero interessante per questo genere di macchine è quello di posizionarle in locali con attività dedicate al mondo pet, ad esempio presso lo studio di un veterinario o in un centro di toelettatura. 

Iter burocratico, documenti e norme per aprire una lavanderia automatica

Un aspetto davvero positivo dell’aprire una lavanderia è che è molto semplice, sotto diversi punti di vista. Infatti l’iter burocratico è breve e rapido e i documenti sono di facile ottenimento e compilazione.

Inoltre non esistono particolari regole o norme da rispettare, come nel caso di attività di natura ristorativa, che hanno dunque a che fare ogni giorno con gli alimenti e la loro condizione dal punto di vista igienico-sanitario. Di conseguenza non è necessario svolgere corsi o possedere particolari certificazioni, come il SAB e l’HACCP.

Ciò che però risulta obbligatorio per aprire una lavanderia a gettoni è:

  • l’apertura della Partita IVA;
  • l’ottenimento dell’idoneità igienico sanitaria dell’ARPA (ente distinto per regioni);
  • la presentazione di avviamento dell’attività presso il proprio Comune di residenza (noto con l’acronimo SCIA);
  • l’apertura delle posizioni INPS e INAIL.

È però doveroso sottolineare un dettaglio importante. Esiste, dal punto di vista legislativo, una grande differenza tra una lavanderia classica e una a gettoni.

Secondo quanto stabilito dalla legge n. 84, del 22 febbraio 2006 una lavanderia a gettoni non può di norma offrire servizi di sartoria, tintoria, manutenzione capi e stiraggio, offerti esclusivamente dalle lavanderie tradizionali. Tali servizi infatti richiedono particolari permessi e rispetto di norme non richiesti da una lavanderia a gettoni, il cui scopo è quello di tutelare sia il cliente e che l’ambiente.

Quanto costa aprire una lavanderia self-service

L’avviamento di una lavanderia automatica non ha solo un iter burocratico più snello e veloce da portare a termine, ma anche costi inferiori da sostenere in confronto ad una lavanderia tradizionale.

Ci sono però degli aspetti da calcolare come parte del budget, tra cui:

  • l’acquisto, o eventualmente l’affitto del locale da adibire a lavanderia;
  • l’attrezzatura necessaria, in altre parole lavatrici e asciugatrici, in base alle proprie necessità e allo spazio a disposizione;
  • le spese legate agli adempimenti amministrativi/burocratici;
  • gli arredi, principalmente sedie da mettere a disposizione dei clienti per l’attesa di fine servizio;

In totale il budget necessario per l’avviamento di una lavanderia a gettoni è compresa tra i 25.000 e i 50.000 €, di cui il locale, della dimensione di 30/40 mq, ha un valore che oscilla tra i 25.000 e i 30.000€. Il resto del budget riguarda quanto sopra elencato.

Ovviamente si tratta di un calcolo approssimativo, che può variare in base a molti fattori. Se ad esempio il locale è più grande, non solo lui stesso ha un valore economico maggiore, ma anche l’arredo e l’attrezzatura necessaria hanno costi più alti, in modo del tutto proporzionale.

Allo stesso modo la zona in cui si trova il locale può far salire o abbassare il costo dell’acquisto/affitto. È bene perciò prendere tali costi come esempi, dei punti di riferimento sulla base del quale compiere le proprie riflessioni e ponderare le proprie scelte.

Costi fissi e variabili dopo aver aperto una lavanderia

A ciò si aggiungono i costi fissi, quelli che si presentano con regolarità dopo l‘avviamento dell’attività, ad esempio le spese legate alle utenze, i costi d’affitto dei distributori automatici e del loro rifornimento, dei detergenti e dei prodotti dedicati al lavaggio del bucato e altro.

Esistono poi altri costi, da considerare come un investimento utile sia in fase di apertura che ad attività già avviata, ovvero quelli legati alle pubblicità. Dedicare una parte del budget a campagne marketing specifiche per la propria attività è un investimento fondamentale, che genererà, soprattutto grazie ad internet e ai social, nuovi potenziali clienti e un maggiore ricavo economico.

Aprire una lavanderia a gettoni in comodato d’uso

È la soluzione migliore per chi non ha un budget sostanzioso, soprattutto se questo risulta insufficiente per l’acquisto di un locale e per tutto ciò ad esso annesso, ma sufficiente per l’acquisto di una o più macchine. Esistono infatti locali, collocati di norma in luoghi adatti a tale tipologia di attività, ad esempio vicino ad università, uffici e strutture turistiche, adibiti a lavanderie, in cui sono presenti macchinari di proprietà diverse

Il concetto che sta alla base della lavanderia in comodato d’uso è simile a quella di una piccola società: ogni socio (in questo caso i proprietari delle macchine) prende una parte dei ricavi totali, investendo piccole somme di denaro sia in fase di avviamento che durante la messa in opera delle proprie macchine. 

Tale soluzione viene spesso considerata da chi ha intenzione di mettere da parte i soldi per l’acquisto di un proprio locale, iniziando a guadagnare fin da subito dalla stessa attività. È inoltre una soluzione perfetta per chi, senza investire ingenti quantità di denaro, vuole portare un’extra a casa oltre allo stipendio mensile. Questo tipo di soluzione è inoltre molto più flessibile rispetto a quella tradizionale, in quanto può essere considerata un’attività temporanea o definitiva a seconda delle proprie volontà. 

Aprire una lavanderia automatica in franchising

Un’altra soluzione che permette di risparmiare sui costi di avviamento e di gestione di una lavanderia a gettoni è il sistema del franchising. Presenta però notevoli differenze rispetto al sistema del comodato d’uso: in questo caso avere un locale a disposizione, che sia esso frutto di un acquisto o concesso tramite un affitto, è necessario. 

Il vantaggio economico rispetto al sistema tradizionale è che le spese legate all’acquisto dei macchinari, dell’arredo, delle campagne pubblicitarie, di quelle relative alla comunicazione ed eventualmente di altri materiali utili per l’avviamento dell’attività, sono sempre a carico di terze parti e non a carico del proprietario del locale.

Si tratta, in sostanza, di una collaborazione tra il proprietario e un’azienda del settore, la quale è capace di offrire tutte le risorse e i materiali necessari, in cambio, di norma, di una percentuale sui ricavi.

È importante ricordare che tra le spese a carico del proprietario, oltre all’acquisto/affitto del locale stesso, ci sono tutti gli eventuali costi di ristrutturazione, in quanto l’edificio e gli impianti devono risultare a norma.

Inoltre anche i costi relativi all’iter burocratico e amministrativo restano comunque a suo carico. Fatta questa doverosa specificazione il budget di cui abbiamo bisogno per avviare una lavanderia a gettoni in franchising si aggira intorno ai 20/25.000 €, variabile in base al locale acquistato e alle ristrutturazioni di cui necessita. Si tratta comunque di un costo nettamente inferiore.

Per semplificare la ricerca abbiamo selezionato, nei successivi paragrafi, tre aziende che offrono opportunità in franchising e che risultano particolarmente vantaggiose rispetto all’offerta proposta.

Aprire una lavanderia con Nordestwash

Da oltre 40 anni Nordestwash è nel settore e offre importanti opportunità e soluzioni a chi vuole cimentarsi nell’apertura di una lavanderia.

A differenza di altre aziende simili offre non solo la classica opportunità di franchising, ma anche la possibilità, con costi molto contenuti, di aprire la propria lavanderia in modo classico e di avere tutto l’occorrente per iniziare, ovvero i macchinari, la cassa automatica per i pagamenti, i distributori per i detersivi e molto altro. Le informazioni necessarie sono presenti nella pagina dedicata del sito. 

Oltre a questa soluzione ibrida, che ti consente di realizzare la tua attività in modo autonomo, ma con l’aiuto di esperti e a costi modici, c’è anche la classica soluzione in franchising. I servizi offerti sono davvero molti e vantaggiosi, tra cui l’analisi del locale e la sua ristrutturazione totale, ricreando in esso il design dell’azienda, ma anche la formazione necessaria, il supporto promozionale e pubblicitario, l’assistenza, la manutenzione dei macchinari e molto altro. 

Per mettersi in contatto con loro è necessario entrare nella pagina del sito dedicata alle opportunità di franchising, scendere fino al fondo e cliccare sul bottone che riporta le parole “Richiedi Preventivo”, tutto maiuscolo e di colore rosso. Si potrà quindi essere indirizzati ad un’altra pagina in cui è presente il classico form di contatto da compilare. Tali informazioni si possono trovare nella pagina dedicata del sito, cliccando qui.

Apri la tua lavanderia con Bloomest

È l’azienda creata da Miele, marchio leader nella produzione di macchinari dedicati al bucato, per offrire soluzioni in franchising a tutti coloro che cercano qualità e convenienza. Nasce nel 2005 e da allora presenta oltre 850 sedi sparse su tutto il territorio nazionale. I servizi e i vantaggi offerti sono davvero molti. 

Fin da subito il proprietario del locale viene affiancato da un consulente e che lo accompagna attraverso tutte le fasi da compiere fino all’avviamento dell’attività. Grazie a un team di professionisti vengono installati sia i macchinari che l’arredamento. Inoltre, durante tutto il processo realizzativo del locale, è possibile ottenere la formazione necessaria, al fine di avviare l’attività con il piede giusto. 

Il sistema per mettersi in contatto con un consulente Bloomest è molto intuitivo: entrando nella pagina dedicata alle opportunità di franchising e scendendo fino al fondo di essa è possibile trovare un bottone con una scritta bianca su fondo rosso, riportanti le parole “Entra nel Red Circle Bloomest”. Ciò che ci si trova di fronte è un form, i cui dati richiesti sono quelli standard. Queste e altre informazioni sono presenti nella pagina dedicata del sito.

Ondablu: lavanderia self service o assistita

Infine ci teniamo a presentare Ondablu, creata da un altro marchio leader del settore, nonché grande concorrente commerciale di quello sopra citato, ovvero Electrolux.

Le offerte di Ondablu sono diverse, in base alle necessità del cliente, e si può scegliere tra la classica lavanderia self-service, completa di lavatrici, asciugatrici e cassa automatica, la lavanderia assistita, con area dedicata all’assistenza al cliente e personale qualificato e infine la lavanderia ”for pets”, fornita di macchinari per la sanificazione e l’asciugatura delle attrezzature per animali.

Per mettersi in contatto con un consulente Ondablu il metodo è simile a quello descritto per le precedenti aziende: basta accedere alla pagina dedicata del sito, scendere fino al fondo con il cursore e completare il form. I dati richiesti sono molto standard e il completamento è davvero semplice e intuitivo. Per ottenere maggiori informazioni è possibile accedere alla pagina dedicata alle opportunità in franchising di Ondablu, cliccando qui.

Quanto impegno richiede una lavanderia a gettoni?

Aprire una lavanderia a gettoni è una vera miniera di vantaggi, anche perché l’impegno richiesto al titolare del locale è minimo. Si tratta infatti di un’attività quasi totalmente autonoma (tant’è vero che possiamo definirla anche lavanderia automatica), gestita dai clienti in base alle loro necessità.

Sono quest’ultimi infatti a caricare e scaricare la lavatrice e l’asciugatrice e fare il pagamento per il servizio ottenuto, grazie ad una comoda cassa automatica, molto simile, per estetica e funzionalità, ai classici sportelli bancomat. 

Esistono comunque attività di lavanderia munite di assistenza al cliente: in quel caso è presente almeno un dipendente in grado di fornire assistenza tutte le volte che il cliente desidera o quando quest’ultimo ne ha più bisogno. 

In ogni caso è bene sapere che si tratta di un’attività commerciale dedicata al pubblico: nonostante sia capace di autogestirsi il consiglio è quello di passare, di tanto in tanto, per controllare che tutto funzioni come previsto, ad esempio che i distributori di detergenti siano sempre carichi e disponibili al pubblico, che le macchine, compresa la cassa, non abbia anomalie di funzionamento e che tutto sia quanto più possibile pulito e in ordine.

Inoltre, vista la natura del locale, è preferibile disporre di telecamere connesse ad un proprio dispositivo elettronico (PC, smartphone o tablet) al fine di evitare furti o atti di vandalismo.

Quanto si può guadagnare aprendo una lavanderia automatica

Aprire una lavanderia a gettoni può avere notevoli vantaggi a livello economico. Ovviamente bisogna considerare gli investimenti iniziali che, con una buona affluenza di clienti, possono essere sanati nel giro di un paio d’anni di attività, generando buone entrate ogni mese. Facendo una rapida stima e supponendo che l’attività abbia circa 20/30 clienti ogni giorno è possibile avere un guadagno annuo dai 25 ai 30.000 €

Ad ogni modo ogni lavanderia ha le sue caratteristiche e peculiarità, non solo riguardo il flusso di clienti, ma anche riguardo i costi fissi mensili, ad esempio l’affitto, le utenze, i materiali o il personale, qualora fosse una lavanderia con servizio di assistenza.

Per tale ragione i servizi aggiuntivi rappresentano un sistema utile per aumentare il proprio fatturato annuo, ad esempio attraverso il servizio di consegna a domicilio

L’arte dell’intrattenimento oggi è fondamentale, considerando che la gente odia star ferma senza far nulla. Anche il fatto che il cliente sia costretto a star lì per tutta la durata del lavaggio può diventare, per il titolare, un’occasione per aumentare i profitti. Un dipendente, o lo stesso proprietario del locale, infatti potrebbe conversare o offrire utili informazioni, al fine di non far pesare i tempi d’attesa e garantirsi un cliente fisso e abitudinario.

Infine è molto importante, per incrementare i propri profitti, fare attività promozionale, attraverso non solo campagne marketing, ma anche tramite collaborazioni con realtà locali, che possano mettere in risalto noi e le nostre qualità.

Consigli per avere successo

Una lavanderia a gettoni è certamente un’attività poco impegnativa, rispetto ad altre in ambito commerciale: si può aprire con estrema semplicità, con un iter burocratico molto snello e si gestisce quasi totalmente in modo automatico. Nonostante ciò nulla va dato per scontato. È bene pianificare ogni spesa, capire dove si può risparmiare e su cosa è necessario investire per ottenere il successo tanto desiderato. 

Offrire servizi aggiuntivi come distributori di snack e bevande, consegne a domicilio o un’area lavanderia dedicata agli animali può aiutare ad aumentare non solo i guadagni, ma anche a fidelizzare i clienti nel lungo termine. Inoltre i piccoli gesti, come la cordialità e il supporto al cliente, i macchinari sempre funzionanti ed efficienti e l’aggiunta di piccoli elementi innovativi di tanto in tanto possono fare davvero la differenza. 

La pubblicità è uno strumento che, se usato nella maniera opportuna, non è un investimento fine a se stesso e può aiutare a far conoscere gli aspetti migliori della propria attività. Non si tratta solo di pagine social, post e immagini: anche la pubblicità cosiddetta outbound, quindi non digitalizzata, come collaborazioni locali, insegne pubblicitarie e volantini posizionati in zone strategiche sono utili a promuovere tale tipo di attività, portandoci con il tempo al successo sperato.

Infine, aspetto da calcolare e su cui è bene riflettere è che la lavanderia a gettoni, in quanto automatica e capace di rispondere alle esigenze della vita moderna e frenetica, rappresenta un business in divenire con molto margine di guadagno per i prossimi anni, ma soprattutto capace di ritagliarsi un proprio mercato di successo.

Finanziamenti per aprire una lavanderia a gettoni

Tenere conto di spese e ricavi per l’apertura e la gestione di una lavanderia a gettoni, in altre parole occuparsi del business plan della propria attività, può aiutarci non solo ad aumentare gli introiti e a ottenere successo, come descritto nel precedente paragrafo, ma anche a percepire prestiti e fondi dalle banche, in altre parole veri e propri sostegni economici, che possono aiutarci a gestire i nostri risparmi in maniera ottimale.

Esiste, tra i fondi disponibili per questo tipo di attività, il Piano Transizione 4.0. Si tratta di un sistema di supporto e di incentivi per attività commerciali ed imprese, il cui scopo principale è il sostegno alla loro digitalizzazione, attraverso strumenti all’avanguardia, software e molto altro. Nel caso specifico della lavanderia a gettoni grazie al Piano Transizione 4.0 si possono richiedere crediti d’imposta utili per l’acquisto di nuove macchine e dispositivi, al fine di rendere più smart la propria attività, senza spendere grandi somme di denaro.

Con la misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”), invece, il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione delle agevolazioni per usufruire ed avere accesso al credito delle imprese. Lo scopo è quello di migliorare la produttività e accrescere la competitività tra le imprese.

Conclusione

Anche tu hai pensato che aprire una lavanderia a gettoni fosse una grande opportunità professionale? Ti piacerebbe averne una tutta tua? Quali sono le aspettative, le riflessioni e le idee che hai maturato con questa lettura? Condividilo con noi, aiutando chi come te vuole vuole sperimentare su di sé questa nuova ed emozionante avventura lavorativa.

Eleonora Zizzi

Eleonora Zizzi nasce a Pinerolo, il 13 giugno del 1996. Fin da piccola, nonostante le difficoltà e il suo lottare contro ogni dogma e stereotipo, ha sempre avuto nobili obiettivi in testa. A quattordici anni inizia il suo percorso liceale presso l’Istituto Porporato di Pinerolo - indirizzo Scienze Umane. Cinque anni dopo consegue il diploma.

In quel momento riesce a far chiarezza su ciò che vuole davvero dalla vita: scrivere, in particolare tutto ciò che concerne la scrittura creativa e, di conseguenza, il viaggiare con la mente. In questi anni il suo percorso professionale e formativo inizia ad affondare le prime radici, trasformando nel tempo la sua passione in un vero lavoro.

Negli anni successivi al diploma si dedica in primis alla poesia e alla narratologia, partecipando presto ai suoi primi concorsi letterari. Ottiene buoni risultati: qualche menzione d’onore e persino un attestato di vittoria. Tutto ciò la riempie d’entusiasmo e mille progetti nel campo della letteratura prendono vita. La voglia di scrivere e di esprimersi con le parole, che siano esse su carta o tramite la tastiera di un pc, sembra non esaurirsi mai.

Eleonora negli ultimi anni, nonostante il suo sogno sia parzialmente realizzato, non hai mai estinto la sua sete di sapere. Giorno dopo giorno, continua ad affinare le sue competenze nelle varie diramazioni della comunicazione, dal copywriting allo storytelling, fino ad arrivare a questioni più complesse, come lo studio del neuromarketing e della SEO.

1 commento

  • Buongiorno Eleonora,
    complimenti per l’articolo.
    Volevo segnalarle alcune inesattezze e suggerimenti.
    Nel paragrafo dei servizi che possono essere offerti, è inesatto il lavaggio a secco. Le macchine che effettuano questo tipo di operazione richiedono la presenza di un operartore abilitato ed altri cavilli buorcratici, quindi non può essere inserito in una lavanderia self service, la cui prerogativa è quella della mancanza di un addetto.
    Aziende come Italsec, oltre a proporre ai propri clienti tutti i finanziamenti ed incentivi statali possibili, effettua anche pagamenti personalizzati dell’investimento per evitare che l’esborso iniziale sia molto oneroso. Il vantaggio di questa soluzione è che non ci sono legami obbligatori con il franchising.

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