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Passione quattro zampe? Apri una pensione per cani!

Prendersi cura di un animale, che sia arrivato nella nostra vita in seguito a un salvataggio dalla strada o semplicemente grazie a un’adozione, è un vero e proprio atto d’amore. Molte sono le persone, in Italia come nel resto del mondo, che decidono spontaneamente di condividere il proprio spazio domestico con un animale, dando a quest’ultimo tutto il necessario per vivere al meglio. 

A volte però, la passione e l’empatia nutrita nei loro confronti va oltre. È per questo motivo che, dopo svariati calcoli e riflessioni, decidiamo che è arrivato il momento di aprire una pensione per cani.

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente desideri la stessa cosa: hai tanto amore e affetto da dare e hai pensato che questa fosse la scelta migliore. Si tratta di un settore in divenire che può dare molta soddisfazione professionale. 

In un’indagine svolta dal Censis si stima che in Italia il 52% degli Italiani possieda almeno un cane. Molti non avendo altre possibilità e visti eventuali viaggi di lavoro e motivi personali, affidano i loro amici a quattro zampe a una pensione, affinché possano essere sicuri del loro benessere durante tutta la durata del viaggio. 

Scopri in questo articolo cos’è una pensione per cani, quali servizi offre, quali sono i passaggi fondamentali per dare inizio all’attività, a quali requisiti il locale dovrà rispondere, a quanto ammontano le spese da sostenere (sia per la start up sia per il mantenimento dell’attività) e infine quali sono le tue prospettive di guadagno, trasformando il tuo amore per gli animali in un’attività entusiasmante e redditizia.

Cos’è una pensione per cani? 

Prima di comprendere come è possibile aprire una pensione per cani è necessario capire cos’è. È una struttura che accoglie animali, per offrire loro un servizio di ristoro, in assenza dei loro padroni.

Un’aspetto particolare di questa attività è che può essere interpretata in modi diversi: in altre parole si può intendere come un ambiente familiare e casalingo, oppure nel senso più classico, accogliendo i propri ospiti a quattro zampe in spaziosi e confortevoli box

Nel primo caso i cani avranno la sensazione di essere a casa: potranno correre e girare liberamente per la struttura, fare amicizia con gli altri ospiti e scegliere gli spazi a loro più congeniali. Si tratta però di una soluzione non adatta a tutti: alcuni cani infatti sono restii a “fare branco” con gli altri e non riescono a socializzare. Potrebbero inoltre diventare diffidenti o peggio rabbiosi. In questo caso la seconda soluzione, ovvero la pensione intesa in senso classico, è perfetta. 

In una pensione standard ogni cane ospitato ha un suo spazio, con un giaciglio e delle ciotole contenenti acqua e cibo. Di norma l’ambiente a disposizione per ognuno di loro consiste in un ampio e comodo box, dal quale avrà la possibilità di uscire per i bisogni e per fare attività fisica

Ogni pensione per cani inoltre ha le sue caratteristiche che la rendono migliore sia per loro che per noi padroni, tra cui:

  • il personale; 
  • il tipo di struttura (più o meno adatta alle esigenze del proprio cane);
  • la vicinanza rispetto a un posto a noi caro; 
  • i servizi offerti. 

Requisiti personali per aprire una pensione per cani

Può sembrare scontato, ma va comunque ribadito. Se vuoi davvero intraprendere questa attività è fondamentale che tu abbia una grande passione per gli animali.

Avere una pensione per cani significa prenderti la responsabilità della salute e del benessere di ogni cane ospitato, fino a quando il padrone potrà prenderlo di nuovo con sé. Dovrai quindi dimostrare fiducia al cliente e metterlo a suo agio. 

Per molte persone infatti il proprio cane è parte della famiglia e ci tengono che stia al meglio, anche e soprattutto in loro assenza.

Se vuoi essere sicuro di garantire il miglior servizio per i tuoi ospiti a quattro zampe il consiglio è quello di seguire preventivamente uno o più corsi, che ti permettano di conoscere gli aspetti fondamentali della vita di un cane, tra cui:

  • la loro alimentazione;
  • i loro bisogni primari;
  • eventuali segnali di malessere emotivo e fisico;
  • la corretta attività fisica, in primis le uscite necessari per la passeggiata;
  • le loro esigenze in genere, a seconda dei comportamenti assunti.

Iter burocratico per aprire una pensione per cani

Sicuro di rispondere a questi requisiti puoi iniziare a interessarti all’iter burocratico. È forse la parte più fastidiosa dell’aprire una pensione per cani, ma assolutamente necessaria per iniziare la propria attività con il piede giusto.

Si tratta perlopiù di ottenere dei permessi, che possiamo così elencare:

  • l’iscrizione alla Camera di Commercio;
  • ottenere la licenza da parte del Comune in cui ha sede la futura pensione;
  • ottenere dall’Asl di competenza il certificato d’idoneità della struttura.

Prima di pensare alla struttura è fondamentale che tu sia in possesso di partita Iva, in quanto sarai considerato un lavoratore autonomo. Il consiglio, per affrontare al meglio tutte le incombenze burocratiche, è quello di affidare il tutto ad un buon commercialista. Ciò ti darà la possibilità di seguire totalmente la tua passione, senza inutili grattacapi da risolvere. 

Infine, aspetto importante da sottolineare, è che nessuno dei passaggi sopra elencati può essere evitato, anche nel caso in cui la sede della pensione e la tua sede abitativa coincidano. 

Scelta della struttura per la pensione

Ora che ti sei informato riguardo tutti i permessi e per tutti gli aspetti fiscali legati alla gestione della tua pensione per cani, puoi finalmente dedicarti alla scelta della struttura più adatta, in modo tale che essa risponda alle tue esigenze.

È importante che tu sappia che la scelta deve essere compiuta secondo regole rigide: il locale deve infatti rispondere a molte specifiche, in quanto in caso contrario c’è la seria possibilità che tu non possa iniziare la tua attività.

Per superare i vari controlli d’ispezione, svolti principalmente dall’Asl, è importante che la struttura abbia le seguenti caratteristiche:

  • i box devono coprire uni spazio di minimo 4 mq ognuno per cani di piccola e media taglia e di 9 mq per cani di taglia grande, al fine di garantire loro il massimo comfort e relax durante tutta la durata del soggiorno;
  • ogni box deve essere munito di sistema di scolo ed essere dotato di acqua corrente, ma soprattutto deve essere mantenuto in ordine e pulito sia durante l’utilizzo, sia quando esso è vuoto;
  • la struttura deve avere una distanza dal centro abitativo di almeno 500 mt;
  • è necessario effettuare periodicamente disinfezioni e disinfestazioni, al fine di scongiurare il periodo di malattie derivanti da batteri, virus e animali indesiderati;
  •  l’intera struttura deve essere mantenuta pulita ed igienizzata al pari dei box, al contrario, se questa regola non verrà messa in pratica, si rischia la chiusura da parte degli organi di competenza della pensione;
  • ogni pensione deve necessariamente offrire tra i suoi servizi quello di toelettatura, in uno spazio coperto e igienizzato, che risponda ad ogni richiesta di pulizia e benessere degli ospiti;
  • la struttura deve risultare confortevole e ospitale per i cani, con aree al chiuso e all’aperto, affinchè loro possano muoversi e giocare liberamente qualsiasi siano le condizioni metereologiche.

Costi e spese di una pensione per cani

Una delle domande che probabilmente ti stai ponendo se il tuo obiettivo è aprire una pensione per cani è riguardo l’investimento iniziale e le future spese di gestione, dal momento che la tua attività inizia a essere operativa.

La verità è che dipende. Sono molte le variabili che possono mantenere i costi bassi, come quelle che possono farli lievitare. Vediamo quindi nel dettaglio sia i costi iniziali sia le spese di gestione.

Costi iniziali per aprire una struttura per cani

Qualsiasi siano le tue scelte riguardo i servizi da offrire e il tipo di edificio che sceglierai, avrai delle spese di base obbligatorie, dal quale non potrai prescindere.

Sono da considerare un vero e proprio investimento, una spesa obbligatoria da sostenere prima di ottenere un ritorno dalla tua attività. Per aprire una pensione per cani dovresti infatti possedere una cifra iniziale tra i 30.000 e i 45.000 euro.

Dovrai valutare se scegliere una struttura in affitto oppure acquistarne una tua. Inoltre, prima di aprire la pensione, è necessario compiere alcuni lavori, affinché la struttura possa essere considerata a norma, ovvero:

  • predisporre la struttura di sistema fognario, gas, acqua ed elettricità;
  • acquistare, posizionare e allestire i box;
  • predisporre un’area gioco, meglio se all’aperto, affinché i cani possano beneficiare di uno spazio ricreativo;
  • allestire una stanza, o comunque uno spazio al chiuso, da dedicare alle cure veterinarie degli ospiti.

Spese gestionali 

Dal momento che la struttura è pronta per accogliere i tuoi ospiti a quattro zampe le spese non sono finite. Tra i costi che dovrai considerare per tutta la durata del servizio ci sono certamente:

  • il rifornimento di cibo, giochi e prodotti veterinari;
  • bollette di acqua, gas ed elettricità;
  • pulizia e igienizzazione di tutta la struttura;
  • affitto o mutuo;
  • spese del commercialista;

Oltre a ciò potresti dover pagare gli stipendi (e contributi) di uno o più collaboratore/i e periodici corsi di aggiornamento, affinché le tue competenze siano sempre aggiornate e rispodano nel migliore dei modi alle richieste di cani e padroni.

Inoltre ricorda che questa attività è spesso stagionale, il che significa che la maggior parte dei guadagni li avrai durante il periodo estivo, quando le persone si concedono un periodo di vacanza dal lavoro.

Quanto si guadagna aprendo una pensione per cani?

Aspetto fondamentale per ogni guida professionale che si rispetti è quella di parlare e dare informazioni riguardo i guadagni che si possono raggiungere. Anche in questo caso la risposta è: dipende.

Il vantaggio è che una pensione per cani potrà farti fruttare dei buoni ricavi, che variano in base ai servizi offerti e al luogo in cui si trova la struttura (più o meno vicina al centro abitativo e se è o meno raggiungibile senza difficoltà, anche con mezzi pubblici). 

Potrai dunque chiedere un compenso dai 20 ai 60 euro per ogni giorno passato in struttura da un cane. Le tariffe più alte riguardano la richiesta di servizi non standard, ad esempio toelettatura, cure veterinarie o assistenza particolari.

Ti piacerebbe aprire una pensione per cani? Hai trovato nella lettura tutte le informazioni che cercavi? Lascia un commento e condividi opinioni, dubbi e testimonianze, sarà davvero utile per chi come te ha voglia di intraprendere questo lavoro a contatto con gli animali.

Eleonora Zizzi

Eleonora Zizzi nasce a Pinerolo, il 13 giugno del 1996. Fin da piccola, nonostante le difficoltà e il suo lottare contro ogni dogma e stereotipo, ha sempre avuto nobili obiettivi in testa. A quattordici anni inizia il suo percorso liceale presso l’Istituto Porporato di Pinerolo - indirizzo Scienze Umane. Cinque anni dopo consegue il diploma.

In quel momento riesce a far chiarezza su ciò che vuole davvero dalla vita: scrivere, in particolare tutto ciò che concerne la scrittura creativa e, di conseguenza, il viaggiare con la mente. In questi anni il suo percorso professionale e formativo inizia ad affondare le prime radici, trasformando nel tempo la sua passione in un vero lavoro.

Negli anni successivi al diploma si dedica in primis alla poesia e alla narratologia, partecipando presto ai suoi primi concorsi letterari. Ottiene buoni risultati: qualche menzione d’onore e persino un attestato di vittoria. Tutto ciò la riempie d’entusiasmo e mille progetti nel campo della letteratura prendono vita. La voglia di scrivere e di esprimersi con le parole, che siano esse su carta o tramite la tastiera di un pc, sembra non esaurirsi mai.

Eleonora negli ultimi anni, nonostante il suo sogno sia parzialmente realizzato, non hai mai estinto la sua sete di sapere. Giorno dopo giorno, continua ad affinare le sue competenze nelle varie diramazioni della comunicazione, dal copywriting allo storytelling, fino ad arrivare a questioni più complesse, come lo studio del neuromarketing e della SEO.

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