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Lavorare per Foodora:
opinioni e recensioni

Da qualche anno a questa parte, il mondo del food delivery, ovvero delle consegne a domicilio di pietanze ordinate dai ristoranti della zona, è in grande fermento. Tale fermento lo si avverte non solamente dalla parte del cliente, che può ordinare in tutta comodità dallo smartphone quanto desidera mangiare, ma anche dal lato dei lavoratori che possono accedere alle opportunità di guadagno offerte dalla aziende. È questo il caso di Foodora, applicazione dalla crescente popolarità. Vediamo insieme come funziona, chi c’è alle spalle del servizio e come cominciare a collaborare con l’azienda.

Foodora: cos’è

Foodora è un’applicazione di consegne e domicilio, competitor di altre realtà importanti del settore del food delivery, come Uber Eats o Deliveroo. L’azienda nasce in Germania nel 2014, ma l’approdo italiano arriva solamente l’anno seguente. Il meccanismo alla base funzionamento di Foodora è molto semplice. Si scarica l’applicazione, si ordina quanto desiderato dai ristoratori partner della zona di appartenenza, e dopo qualche decina di minuti si riceve all’indirizzo comunicato all’app quanto desiderato. Il tutto comodamente da casa.

Al momento Foodora è presente nelle città di Milano, Roma, Torino e Firenze, ma considerando la velocità di crescita dell’azienda, non è difficile ipotizzare a breve una copertura maggiore del servizio anche in altri centri urbani. Alle spalle di Foodora c’è un altro colosso del food delivery e delle consegne a domicilio in genere, ovvero Glovo, che all’attivo ha circa 80 città europee coperte dal servizio e decine di migliaia di collaboratori. Grazie a tale acquisizione, ad oggi Foodora rappresenta il secondo punto cardine del settore insieme a Deliveroo.

Foodora: come funziona

Gli amanti del buon cibo, e soprattutto della possibilità di vederselo consegnato comodamente al proprio domicilio, ne avranno sicuramente sentito parlare. Stiamo parlando di Foodora, servizio di food delivery usufruibile direttamente dallo smartphone. Una volta scaricata l’applicazione dallo store di riferimento, ovvero Android o iOS, è possibile accedere all’offerta culinaria di oltre 6.500 ristoratori in Italia, suddivisi tra pizzerie, ristoranti, sushi, ristoranti etnici, bar e molto altro ancora.

In prima battuta occorre un’iscrizione al servizio, fase che può avvenire direttamente dall’applicazione oppure dal computer online. In alcuni momenti, per premiare l’iscrizione del nuovo cliente, la piattaforma offre un buono sconto di alcuni euro sul primo ordine. Ad ogni modo, per verificare i termini e le condizioni dell’eventuale offerta, è sempre opportuno recarsi sull’home page ufficiale del sito.

In seconda battuta, all’utente sarà richiesto l’inserimento del proprio indirizzo, così da permettere all’applicazione di proporre solamente attività della zona di residenza. Una volta scelto il ristoratore di interesse, si inseriranno nel carrello le pietanze e si potrà procedere alla fase di pagamento, effettuabile con carte di credito/debito oppure con Paypal.

A questo punto il gioco è fatto. Dopo qualche decina di minuti, il driver (o rider), ovvero il fattorino, consegnerà il cibo molto probabilmente in bicicletta. In qualche caso in scooter. Il motivo di questa scelta è facilmente intuibile. Un mezzo come la bicicletta consente di muoversi agevolmente nel traffico cittadino e di abbattere i tempi di consegna. D’altronde lo sappiamo, i clienti hanno sempre fretta. Volendo espandere il discorso, lo si potrebbe affrontare anche sotto il lato del pensiero green, tanto in voga nell’ultimo periodo. Le consegne in bicicletta sono ecosostenibili.

rider foodora

Foodora: a cosa serve?

L’utilità di un servizio come quello di Foodora, può essere analizzata in triplice chiave. La prima sicuramente è la comodità per chi ordina le pietanze, che come abbiamo detto arrivano, secondo quanto dichiarato dall’applicazione, in circa 35 minuti. Non pensiamo ad un utilizzo solamente domestico di Foodora, perché può rivelarsi molto utile anche in ambienti come quello dell’ufficio o aziendale, nella tradizionale pausa pranzo.

La seconda chiave di lettura dell’utilità del servizio, è dal lato del ristoratore. Questo ha la possibilità di accedere ad una fetta di clientela, quindi di mercato, che molto probabilmente non lo avrebbe raggiunto in assenza dell’applicazione. In altre parole, viene offerta la possibilità di far crescere il business.

Infine, il terzo aspetto che attesta l’utilità di Foodora, è dalla parte di chi decide di collaborare per il servizio delle consegne. Il motivo è facilmente intuibile. Aumentano gli utenti, crescono i ristoratori che entrano nel circuito e parallelamente devono aumentare i riders per le consegne. Foodora rappresenta quindi un’opportunità di guadagno aperta a tutti, o quasi.

Come collaborare con Foodora

Foodora, come anticipato, offre quella che può essere considerata come un’opportunità di guadagno da gestirsi in autonomia. Che si intenda aumentare le proprie entrate mensili, pagarsi gli studi o solamente uscire da una brutta situazione economica momentanea, l’applicazione consente di guadagnare proprio con le consegne a domicilio.

Se l’opportunità offerta risulta d’interesse, in prima battuta si deve visitare la sezione dedicata alle candidature del sito, che come abbiamo detto ora è il medesimo di Glovoo, l’azienda che acquisito Foodora. Grazie a tale acquisizione, la copertura è passata dalle 4 città citate in apertura, alle 6 attuali, con l’aggiunta di Bologna e Verona. Molto probabilmente il servizio verrà ampliato anche ad altri centri nei prossimi anni.

I requisiti per collaborare con l’azienda, sono piuttosto basilari, ovvero:

• Essere maggiorenni.
• Possedere un mezzo di trasporto, come bicletta o scooter.
• Possedere uno smartphone Andoid o iOS con connessione dati mobile.

Altri requisiti necessari per lavorare, sono quelli comuni a qualsiasi attività, quindi serietà, precisione, educazione e puntualità. Costituisce sicuramente un titolo preferenziale la conoscenza delle vie della città di appartenenza.

Se dopo aver inviato la candidatura, si dovesse venire ricontattati per un colloquio e l’esito fosse positivo, dopo una brevissima formazione si potrà cominciare con le consegne a domicilio. Nelle prime consegne si verrà ovviamente accompagnati da un tutor in grado di illustrare correttamente il lavoro. Questo periodo di affiancamento solitamente dura un mesetto.

Foodora: quanto si guadagna?

A questo punto sicuramente nascerà spontanea una domanda, ovvero quanto si guadagna facendo consegne a domicilio per Foodora. Fornire una risposta precisa e universale non è ovviamente possibile, dal momento che la retribuzione varia soprattutto in base al tempo messo a disposizione per l’attività, se part time o full time. Ovviamente facendo il fattorino, non viene offerta la possibilità di diventare ricchi, come precisato dall’azienda stessa, ma l’opportunità di arrotondare o togliersi qualche sfizio, con un metodo decisamente salutare come quello della bicicletta, è concreto.

All’inizio si comincerà con poche ore settimanali, ma aumentando l’esperienza e i feedback sulla qualità delle consegne, il carico di lavoro crescerà parallelo. Si parte con una media di circa 4 euro/ora per crescere, arrivando anche a compensi di 10 euro/ora. Non ci troviamo di fronte a cifre da capogiro ovviamente, ma è sempre opportuno tenere presente il principale vantaggio di questo tipo di attività, ovvero quello della flessibilità che permette di lavorare solamente nei tempi “morti”.

Foodora: l'opinione di chi ci lavora

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Scheda aziendale

  • Settore:
  • Anno di fondazione: 2014
  • Dipendenti: 770
  • Sede: Berlino, Germania
  • Fatturato: € 36M

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