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Come entrare nella Guardia di Finanza e far carriera come Finanziere

Far parte del Comando Generale della Guardia di Finanza (in termini informali, le ben più note “Fiamme Gialle”) significa ricoprire un ruolo di prestigio a livello civile e sociale. Non significa solo portare una bella divisa: il Finanziere è una figura istituzionale, facente parte di un Corpo Speciale della Polizia di Stato.

La preparazione da affrontare è simile a quella militare e l’impegno professionale investe sia il campo del diritto che dell’economia. In altri termini un Finanziere, nel corso della propria carriera, dovrà occuparsi di polizia giudiziaria, di polizia finanziaria, di pubblica sicurezza e a volte anche di polizia tributaria, in caso di evasioni fiscali e mancato rispetto delle norme d’interesse economico-politico. Il suo ruolo inoltre riguarda il controllo delle frontiere terrestri e la difesa di quelle marittime.

Come si può intuire da questa breve premessa la Guardia di Finanza è una realtà nazionale ricca di aspetti, che troveranno tutti voce nel corso della lettura di questo articolo. Parleremo della Guardia di Finanza, della sua storia, dei suoi reparti e specializzazioni, ma soprattutto di come fare a diventare finanziere, che carriera puoi fare e, non ultimo, quanto si può guadagnare.

Uno spazio importante lo dedicheremo all’iter necessario per entrare nel Comando Generale della Guardia di Finanza, con focus riguardo i requisiti necessari, i titoli scolastici da conseguire e tutti gli aspetti che descrivono il Concorso, lo stesso che ti permetterà di accedere a questa nobile professione.

La Storia del Comando della Guardia di Finanza

La nascita di questo Corpo Speciale di Polizia ha origini davvero remote. Tutto iniziò nel lontano 1774 quando Vittorio Emanuele III, Re del Regno di Sardegna, decise di dar vita alle “Legioni Truppe Leggere”.

Si trattava di una formazione militare di grande importanza, che rivestiva numerosi ruoli utili per la salvaguardia e la sicurezza della società, tra cui la difesa civile e la vigilanza dei confini del Regno. Le “Legioni Truppe Leggere” rimasero in vigore fino agli anni dell’Unificazione Nazionale, avvenuta nel 1862. 

In quell’anno nacque il “Corpo delle Guardie Doganali” che, come il nome suggerisce, rivestiva il ruolo di vigilanza doganale e di difesa militare pubblica, in particolare durante i periodi di guerra aventi luogo nel corso di quei decenni.

In seguito, grazie alla Legge 149 del 8 aprile 1881 questa unità militare prese il nome di “Corpo della Regia Guardia di Finanza”. Essa si occupava sempre di difesa e ordine pubblico, ma al contempo di questioni amministrative e finanziarie, aspetto che fino ad allora non riguardava le funzioni della stessa.

La Guardia di Finanza durante il ‘900

Nel 1906 il Corpo della Regia Guardia di Finanza acquisì pieni poteri a titolo costituzionale sia riguardo il Comando Generale sia riguardo il Comando di Legioni a livello territoriale. Nel 1907 venne riconosciuto all’Ordine il simbolo delle cinque stellette, il quale dimostra l’appartenenza dello stesso al generale insieme delle Forze Armate.

Grazie alla benemerito e alla volontà di Vittorio Emanuele III venne loro riconosciuto l’uso della Bandiera di Guerra, un’onorificenza di pregio, oggi custodita nell’ufficio personale del Comandante Generale della Guardia di Finanza.

Durante gli anni ‘20 del Novecento il Corpo della Regia Guardia di Finanza venne incaricato di gestire molte pratiche che riguardavano il sistema tributario nazionale e nel 1923 nacque la Polizia Tributaria Investigativa, un contingente specializzato della stessa. Si trattava di un’unità di militari in tenuta civile che si occupava di contrabbando, frode, evasione fiscale e criminalità organizzata.

La Guardia di Finanza come sinonimo di fedeltà alla Nazione

Nel corso degli anni, fino ai giorni nostri, il Comando della Guardia di Finanza si è sempre distinto per il suo ruolo cruciale su tutto il territorio italiano ed estero. Si sono battuti senza remore durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, dando soccorso e aiuto ai profughi ebrei e a tutte le persone perseguitate dalle truppe naziste e fasciste.

Hanno dato un importante contributo al salvataggio di molte vittime e persone in difficoltà, in caso di calamità naturali e situazioni d’emergenza, anche grazie ad organizzazioni speciali come il Servizio Statistico, il Servizio Aereo e quello Cinofilo, istituiti tra il 1952 e il 1954.

I Reparti della Guardia di Finanza

La struttura dei vari reparti appartenenti al Comando della Guardia di Finanza sono tali a seguito del decreto del Presidente della Repubblica del 29 gennaio 1999, n. 34, dal titolo “Norme per la determinazione della struttura ordinativa del Corpo della Guardia di Finanza”.

Ad oggi il Corpo della Guardia di Finanza è così suddiviso:

  • il Comando Generale, che si occupa della direzione di tutte le attività svolte dal Corpo, in altre parole svolge mansioni di pianificazione, di programmazione e di controllo;
  • i Comandi e ordini di esecuzione del servizio, che si occupano di attività istituzionali in genere, tra cui attività operative a livello locale, regionale e territoriale, e di servizio per questioni tributarie o di comando, e gestione di nuclei speciali e reparti minori, ad esempio le sezioni navali e aeree;
  • i Comandi Istituti di Istruzione e Centro di Reclutamento il quale, come suggerisce il nome, si occupa di addestramento, reclutamento e formazione del personale facente parte del Corpo;
  • i Reparti per il supporto tecnico, logistico e amministrativo che “supportano” tutti i reparti del Corpo, con attività di logistica, amministrazione, funzionamento di strutture, sia centrali che periferiche, e di supporto.

Di cosa si occupa un Finanziere?

Compresi gli aspetti che caratterizzano e definiscono il Comando della Guardia di Finanza in termini generali, ovvero la sua storia ed i reparti che la compongono, possiamo ora procedere andando più nel dettaglio.

Cosa fa un Finanziere? Quali sono le sue attività professionali? Esso è una delle figure di maggior importanza della Polizia di Stato e ogni aspetto del suo agire dipende dalle volontà del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il suo impegno riguarda le questioni finanziarie, tributarie, giudiziarie e di pubblica sicurezza. All’interno del Corpo i Finanzieri ricoprono diversi ruoli, delle suddivisioni interne, in particolare quello di Appuntato, di Sovrintendente e di Ispettore

Un Finanziere con la nomina di Appuntato opera nel campo della polizia giudiziaria, della polizia tributaria e della pubblica sicurezza. Colui che riveste il titolo di Sovrintendente si occupa anch’esso delle stesse questioni, ricoprendo il ruolo di Ufficiale e di Direttore. Ha inoltre il compito di addestrare e formare nuove reclute in questi settori, affinché il ruolo di Appuntato sia svolto al meglio.

Infine chi ricopre il ruolo di Ispettore svolge le stesse mansioni del Sovrintendente, ma ha la possibilità di relazionarsi e collaborare direttamente con il proprio superiore, se il caso lo richiede. 

Sia il Sovrintendente che l’Ispettore sono ruoli ricoperti dai Sottufficiali del Corpo, come Marescialli e Brigadieri. Al di sopra di queste figure militari, dal punto di vista gerarchico, troviamo i Superiori, gli Ufficiali, ovvero i Sottotenenti, i Tenenti, i Capitani e i Colonnelli. Appuntati e Finanzieri (sia i Semplici,sia gli Scelti) sono gerarchicamente al di sotto dei Sottufficiali e rientrano nel gruppo delle Truppe.

Come si diventa finanziere?

Il principale requisito per entrare nel Comando della Guardia di Finanza è quello di svolgere e completare il Concorso Pubblico. I bandi di concorso vengono periodicamente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e possono riguardare qualsiasi categoria, a partire da quella standard di Finanziere fino ai concorsi per accedere ai ruoli più alti da Ufficiale.

Il primo concorso che dovrai superare se desideri fare carriera è quello per Finanziere Semplice, al termine del quale, man mano che passeranno gli anni, potrai salire di livello. 

Il concorso per diventare Finanziere è aperto a tutti, civili compresi, ma una parte dei posti disponibili è riservata ai Volontari VFP1 (coloro che hanno fatto parte di un qualsiasi Corpo Militare per almeno un anno) e VFP4 (coloro che hanno fatto parte di un qualsiasi Corpo Militare per almeno quattro anni).

Per accedere a tale concorso pubblico ed entrare nel Comando della Guardia di Finanza è necessario essere in possesso di determinati requisiti e titoli di studio (questo secondo aspetto ti riguarda se sei un civile al momento del superamento del Concorso). Vediamo quindi nei prossimi paragrafi i titoli di studio necessari e i requisiti d’accesso.

Titoli di studio richiesti per diventare Finanziere

I titoli di studio richiesti sono differenti a seconda che tu sia un civile o una persona che ha alle spalle esperienza in un corpo militare. Se rientri in questa seconda categoria infatti basta essere in possesso di licenza media.

Al contrario, se sei un civile al momento del superamento del Concorso è necessario possedere il diploma di maturità.

Requisiti minimi per entrare in Guardia di Finanza

Per poter accedere ad un concorso pubblico ai fini di entrare nel Comando della Guardia di Finanza devi possedere determinati requisiti. Ecco l’elenco completo:

  • avere la cittadinanza italiana e godere appieno dei diritti civili e politici;
  • aver raggiunto la maggiore età (18 anni compiuti) ma non aver compiuto 26 anni (massimo 25 anni compiuti);
  • avere la giusta idoneità fisica, in termini di forza e agilità;
  • l’altezza non deve risultare inferiore a 1,65 metri per gli uomini e 1,61 metri per le donne;
  • non avere ricevuto condanne o imputazioni per delitto colposo;
  • non essere stati sottoposti a provvedimenti sanzionatori (misure di prevenzione);
  • non possedere condizioni e situazioni di impedimento vario allo stato giuridico di Finanziere;
  • non essere mai stato espulso da un qualsiasi Corpo (Esercito Italiano, Forze Armate, corpi militari o civili in genere);

Infine, aspetto da ricordare è che la condizione di celibato, nubilato e vedovanza non sono da considerarsi limitanti ai fini del Concorso per diventare Finanziere.

Il Concorso Pubblico per diventare Finanziere

Con il primo Concorso Pubblico effettuato si potrà ottenere, qualora fosse superato, un posto da Allievo Finanziere. I posti disponibili sono sempre limitati e sono divisi in Contingenti Ordinari e Contingenti di Mare.

Da ricordare che il numero di posti disponibili cambia ad ogni bando di concorso, in base alla quantità di posti vacanti nelle varie sedi italiane della Guardia di Finanza.

Aspetto da non trascurare è la compilazione della domanda di partecipazione per il concorso da te scelto. Puoi esprimere tu stesso la preferenza fra Contingente Ordinario e Contingente di Mare.

Il modulo di partecipazione lo trovi online sul sito ufficiale dei Concorsi della Guardia di Finanza e dovrà essere compilato entro e non oltre trenta giorni dalla pubblicazione del bando (considerando come primo giorno quello successivo alla pubblicazione dello stesso). Ogni passaggio è semplice, intuitivo e automatizzato ed è completo di istruzioni che ti accompagnano in tutte le fasi di completamento.

È infine fondamentale ricordare che il superamento di tale Concorso permetterà l’accesso ad un percorso formativo: questo significa che non otterrà ancora il lavoro di Finanziere vero e proprio, ma il candidato potrà accedere ad un corso che gli consentirà di ricevere la nomina di Allievo Finanziere fino al completamento dello stesso.

Le prove del Concorso per entrare nella Guardia di Finanza

Il Concorso Pubblico per diventare Allievo Finanziere è composto da cinque step, ognuno dei quali ha lo scopo di valutare una determinata competenza, la quale risulta necessaria per l’attività professionale che si andrà a svolgere.

Ecco l’elenco dettagliato delle prove da superare:

  • Prova scritta di preselezione, che consiste nel rispondere nella maniera migliore possibile a domande di lingua italiana, test e questionari logico-matematici, storia, geografia ed educazione civica;
  • Prova di efficienza fisica, che come suggerisce il nome della prova, serve a valutare le competenze tecniche del potenziale Allievo Finanziere, al fine di confermare o meno la preparazione atletica dello stesso.
    Se verrà fatta la scelta di Contingente Ordinario la prova consisterà in corsa piana 100 metri, prova di nuoto 25 metri, salto in alto e una prova ulteriore, a scelta del candidato, tra piegamenti sulle braccia e corsa piana 100 metri;
  • Accertamento dell’idoneità attitudinale, che serve a valutare il profilo attitudinale del futuro Allievo Finanziere, consiste in un test di ragionamento, domande in merito ad esperienze passate, personalità e motivazione e talvolta, se il caso lo richiede, anche il colloquio con uno psicologo;
  • Accertamento dell’idoneità psicofisica, che serve a valutare le qualità fisiche e psichiche del candidato. Si inizia con una visita medica generale per poi andare più nel dettaglio con esami delle urine ed ematochimici, visita cardiologica con elettrocardiogramma, visita psichiatrica ed infine l’esame neurologico;
  • Valutazione dei titoli, che consiste nel semplice accertamento di aver inviato la domanda di partecipazione entro i limiti richiesti.

Cosa succede quando il Concorso viene superato?

Dopo il superamento del Concorso il Corpo della Guardia di Finanza riconosce il candidato come Allievo Finanziere. Da questo momento esso inizia un corso formativo della durata di un anno.

La preparazione da affrontare si divide in due parti: durante i primi sei mesi verrà fornita all’Allievo Finanziere una preparazione generale degli aspetti tecnici e teorici del mestiere, a seguire, fino al termine dell’anno formativo, verranno affrontati tutti gli aspetti più cavillosi e dettagliati della vita di un Finanziere, in altre parole l’Allievo compirà un vero e proprio percorso di specializzazione

Il Contingente Ordinario e il Contingente di Mare

Se la scelta riguarda il Contingente Ordinario il corso sarà svolto o nella Scuola Allievi Finanzieri di Bari o nella Scuola Alpina di Predazzo (TN). Al termine del percorso l’Aspirante Finanziere dovrà svolgere un breve periodo di tirocinio, della durata di 30 giorni.

Se la scelta è quella del Contingente di Mare l’anno formativo verrà trascorso nella Scuola nautica di Gaeta (LT). Al termine di tale corso l’Allievo Finanziere del Contingente di Mare, al contrario dell’Allievo del Contingente Ordinario, dovrà affrontare un secondo anno di formazione dedicato alla conoscenza degli aspetti tecnici del comparto navale, di durata variabile a seconda della categoria al quale si aspira.

Come passare da Aspirante Allievo a Finanziere

Dal momento del superamento del Concorso fino al termine dei primi sei mesi, il candidato acquisirà il titolo di Aspirante Allievo Finanziere. Scaduto quel lasso di tempo verrà celebrato il Giuramento, con il quale viene acquisito il titolo di Allievo Finanziere. Il superamento del primo anno di formazione l’Allievo, nel caso in cui quest’ultimo fosse reputato idoneo, diventerà Finanziere a tutti gli effetti.

La permanenza presso il Comando della Guardia di Finanza per almeno cinque anni dà la possibilità allo stesso di ottenere il titolo di Finanziere Scelto.

Questa regola vale anche per i titoli superiori: ogni cinque anni di avanzamento di anzianità presso il Comando rendono possibile l’ottenimento di un nuovo titolo, in particolare quello di Appuntato Semplice e quello di Appuntato Scelto.

Specializzazioni della Guardia di Finanza

Esistono tante Specializzazioni e attività particolari che possono riguardare la vita professionale di un Finanziere.

Nella pagina dedicata alle Specializzazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza è possibile trovare ben 7 macro sezioni di approfondimento, ognuna riguardante una particolare attività alternativa del Corpo. Ecco una breve descrizione per ognuna di esse:

  • Polizia del Mare: si occupa di contrabbando marittimo e traffici illeciti navali, i casi più seguiti riguardano quelli di droga a livello internazionale;
  • Anti Terrorismo Pronto Impiego: è un componente altamente specializzato contro atti di natura terroristica, si occupa inoltre di tutetare (come scorta) personalità ad alto rischio facenti parte del mondo politico;
  • Banda Musicale: essa offre esibizioni musicali importanti per il pubblico durante eventi e manifestazioni di fama nazionale;
  • Servizio Cinofilo: è un Corpo Speciale della Guardia di Finanza e si occupa di traffico di droga, atti di natura terroristica, antivaluta (cash-dog) e soccorso alpino;
  • Servizio Aereo: il suo scopo è quello di limitare e contrastare i casi di contrabbando marittimo e delle aree doganali, più nello specifico immigrazione clandestina, traffico di esseri umani e attività commerciali illecite, in primis il traffico internazionale di droga; 
  • Soccorso Alpino: svolge attività di pronto soccorso in caso di incidenti e situazioni di pericolo aventi luogo in zone di montagna, dove spesso le comuni forme di soccorso non possono arrivare;
  • Gruppo Sportivo Fiamme Gialle: è quella branca della Guardia di Finanza che si occupa dello svolgimento di una particolare attività sportiva, scelta tra canottaggio, vela, canoa/kayak, judo, karate, atletica leggera, sci (tutte le specialità), pattinaggio su ghiaccio, scherma, nuoto, tuffi e tiro a segno.

Prospettive di carriera per un Finanziere

Il Finanziere, per avanzare di ruolo, dovrà lavorare e impegnarsi molto.

Terminato il primo anno di formazione presso una struttura del Comando della Guardia di Finanza, quelle sopra citate, l’Allievo diventa a tutti gli effetti un Finanziere: da qui in avanti ogni 5 anni di servizio, sempre se si viene reputati idonei per condotta e impegno professionale, si potrà essere nominati con un titolo superiore a quello precedente (Finanziere Scelto, Appuntato, Appuntato Scelto, Ispettore, Ispettore Scelto, Sovrintendente e tutti i ruoli superiori).

Per ogni nomina conseguita, come in qualsiasi altro Corpo delle Forze Armate, è necessario superare un Concorso Pubblico. Man mano che il livello sale gerarchicamente potrebbe essere richiesto, tra i requisiti necessari, il conseguimento di una Laurea in facoltà affini, ad esempio Giurisprudenza, Economia e Commercio o Scienze della Politica.

Diventare volontario per la Guardia di Finanza

È attivo su tutto il territorio italiano il Corpo Volontario della Guardia di Finanza, il cui nome è Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (ANFI).

La storia dell’Associazione ha origini davvero remote: tutto ebbe inizio durante i primi anni del ‘900, per volontà di un manipolo di ex Finanzieri ormai giunti in età da pensione, ma ancora desiderosi di dare il proprio contributo alla Nazione.

Da allora presero forma diverse sedi in tutta Italia e molte persone decidono ogni anno di iscriversi, nutrite da ideali di fratellanza e di solidarietà verso il prossimo.

Il loro contributo è fondamentale, grazie alle tante attività di sostegno e accoglienza, utili per garantire la sicurezza urbana, per commemorare, con manifestazioni ed eventi pubblici, i caduti in guerra o durante il servizio civile e per svolgere attività di mediazione con le istituzioni locali e generali. 

Iscrizione all’ANFI, soci speciali e requisiti minimi

L’iscrizione può avvenire in qualità di Socio Ordinario, Socio Simpatizzante, Socio Benemerito e Socio Onorario. Grazie all’iscrizione, ovvero la compilazione dell’apposito modulo, e il versamento di una quota, si può diventare Socio Ordinario o Socio Simpatizzante, a seconda della propria scelta.

I Soci Benemeriti sono Finanzieri in congedo o soci che hanno contribuito attivamente e per molto tempo al benessere civile.

Quelli Onorevoli sono le alte cariche della Guardia di Finanza, ovvero le classi ufficiali del Corpo. Per diventare socio, a qualsiasi livello, è necessario possedere i seguenti requisiti:

  • aver avuto per tutta la propria vita una buona condotta civile e morale;
  • qualora si è stati o si è Finanzieri dal punto di vista professionale è fondamentale non essere mai stati espulsi dal Corpo;
  • non essere mai stati espulsi da un qualsiasi Corpo delle Forze Armate;
  • non aver mai ricevuto condanna o imputazione per delitto colposo.

Quanto si guadagna nella Guardia di Finanza?

Per chiudere questo importante approfondimento riguardo ciò che c’è da sapere per diventare Finanziere, vediamo quanto è possibile guadagnare da questa nobile professione.

Fermo restando che si tratta di un mestiere che va svolto con passione e per contribuire al benessere della propria Nazione, questi che seguono sono i guadagni mensili al quale un Finanziere può ambire, a seconda dei livelli di carriera raggiunti:

  • Finanziere Semplice: 1.561€;
  • Finanziere Scelto: 1.610€;
  • Appuntato Semplice: 1.662€;
  • Appuntato Scelto: 1803 €;
  • Brigadiere: 1.802 €;
  • Brigadiere Capo: 1.843 €;
  • Maresciallo: 1850 €;
  • Maresciallo Capo: 1980 €;
  • Maresciallo Maggiore: 2040 €;
  • Sottotenente: 2029 €;
  • Tenente: 2195 €;
  • Capitano: 2233 €.

Conclusioni

La strada per diventare Finanziere non è certo semplice: il percorso è lungo e la competizione alta, ma una volta raggiunto il risultato sarà un onore far parte di un Corpo così importante per la Nazione.

Anche tu vorresti entrare nella Guardia di Finanza? Questa lettura ti è stata utile? Se vuoi condividere la tua testimonianza scrivici nei commenti: se sei attualmente nel Corpo della Guardia di Finanza, se sei un volontario o se semplicemente questo è il tuo sogno, perché ogni opinione è importante e perché potresti essere da esempio a chi voglia intraprendere in futuro questa carriera.

Eleonora Zizzi

Eleonora Zizzi nasce a Pinerolo, il 13 giugno del 1996. Fin da piccola, nonostante le difficoltà e il suo lottare contro ogni dogma e stereotipo, ha sempre avuto nobili obiettivi in testa. A quattordici anni inizia il suo percorso liceale presso l’Istituto Porporato di Pinerolo - indirizzo Scienze Umane. Cinque anni dopo consegue il diploma.

In quel momento riesce a far chiarezza su ciò che vuole davvero dalla vita: scrivere, in particolare tutto ciò che concerne la scrittura creativa e, di conseguenza, il viaggiare con la mente. In questi anni il suo percorso professionale e formativo inizia ad affondare le prime radici, trasformando nel tempo la sua passione in un vero lavoro.

Negli anni successivi al diploma si dedica in primis alla poesia e alla narratologia, partecipando presto ai suoi primi concorsi letterari. Ottiene buoni risultati: qualche menzione d’onore e persino un attestato di vittoria. Tutto ciò la riempie d’entusiasmo e mille progetti nel campo della letteratura prendono vita. La voglia di scrivere e di esprimersi con le parole, che siano esse su carta o tramite la tastiera di un pc, sembra non esaurirsi mai.

Eleonora negli ultimi anni, nonostante il suo sogno sia parzialmente realizzato, non hai mai estinto la sua sete di sapere. Giorno dopo giorno, continua ad affinare le sue competenze nelle varie diramazioni della comunicazione, dal copywriting allo storytelling, fino ad arrivare a questioni più complesse, come lo studio del neuromarketing e della SEO.

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