La figura del notaio è per molti sinonimo di prestigio e rispettabilità. Le sue origini però, come spesso accade, erano ben diverse.
Il “notarius“, ai tempi della civiltà latina, era infatti un liberto, poco più che uno schiavo insomma, e il suo compito era quello di scrivere sotto dettatura e prendere appunti sotto precisi ordini. Ad impartirli erano per di più i privati cittadini. Scriveva discorsi pubblici, arringhe giudiziarie e simili. Quando il testo era stato trascritto l’elogio diventava più semplice e scorrevole, soprattutto di fronte al grande pubblico.
Col tempo vennero i notarii, un’evoluzione del notarius, il quale svolgeva svariate funzioni, tra cui quella di cancelliere nei tribunali e altre mansioni di controllo a differenti livelli.
Oggi il notaio è una figura professione che si distingue grazie ai suoi molteplici incarichi e per intraprendere questa professione sono necessarie numerose pratiche.
In questo articolo puoi scoprire come diventare notaio, quali studi dovrai affrontare, come si articola il concorso pubblico e come dovrai prepararlo. Infine potrai comprendere al meglio quali sono le future prospettive di guadagno a cui aspirare.
In questo articolo si parla di:
Chi è e cosa fa un notaio?
Il notaio è un pubblico ufficiale il cui compito è stipulare atti tra vivi o di ultima volontà, ovvero i testamenti. Inoltre tali atti dovranno avere pubblica fede e dovranno essere conservati e resi in copie, certificati ed estratti.
L’atto che il notaio redige è pubblico, pertanto egli è autorizzato ad attribuire a esso pubblica fede ed rappresenta massima efficacia legale. Le parole di un notaio scritte su un atto sono da considerarsi verità e prova piena, anche di fronte a un’autorità giudiziaria.
Secondo la Legge Italiana gli atti notarili possono riguardare tematiche di natura economico-sociale, di interesse pubblico e degli effetti legali.
Tra questi troviamo:
- Atti di compravendita immobiliare (ad esempio per l’acquisto di una casa);
- Mutui e ipoteche;
- Atti di diritto societario e commerciale (ad esempio per la costituzione di nuove società);
- Testamenti, donazioni, successioni;
- Atti per la costituzione di associazioni, ONLUS, fondazioni (per ottenere la personalità giuridica).
Inoltre le principali funzioni del notaio sono:
- Redigere atti notarili nel rispetto delle leggi vigenti;
- Firmare atti pubblici e apporre il sigillo notarile;
- Attribuire pubblica fede agli atti;
- Accertarsi dell’identità dei contraenti;
- Ascoltare le parti e agire super partes;
- Autenticare le firme dei contraenti;
- Rilasciare certificati, estratti e copie degli atti notarili;
- Occuparsi della conservazione degli atti;
- Verificare la corretta trasmissione ai registri pubblici;
- Riscuotere le imposte per conto dello Stato;
- Effettuare controlli anti-riciclaggio;
- Rispettare il Codice Deontologico notarile;
- Fornire consulenze notarili private.
Il percorso per diventare notaio
Diventare notaio è di certo un percorso lungo, che richiede dedizione, impegno e molta pazienza.
Inoltre, dal momento che si intraprende questo percorso preparatorio, bisogna considerare che il numero dei notai sul territorio italiano è stabilito dal Ministero della Giustizia e viene equamente distribuito per assicurare un’adeguata copertura.
La tabella di gestione del numero di professionisti viene aggiornata dal Ministero ogni 3 anni in base alla quota degli abitanti sul territorio, alle caratteristiche territoriali e agli affari.
Percorsi di studio e formazione
Prima di preparare i concorsi dovrai ottenere la laurea in Giurisprudenza. E’ inoltre preferibile che tu abbia un buon apprezzamento della disciplina del diritto, in particolare quello societario, commerciale e della famiglia.
A questo punto dovrai intraprendere la pratica notarile presso un notaio di professione per un periodo minimo di 18 mesi. Potrai anticipare il periodo del tirocinio, iniziando la pratica durante l’ultimo anno di università.
Se vuoi iniziare la pratica notarile ti serviranno i seguenti requisiti:
- laurea in giurisprudenza conseguita in una Università italiana oppure straniera con titolo equivalente riconosciuto;
- cittadinanza italiana o di uno dei 28 paesi dell’Unione Europea.
Durante il completamento della pratica notarile dovrai effettuare l’iscrizione al registro dei praticanti presso il Consiglio Notarile locale e successivamente dovrai presentare in questa sede una certificazione firmata ogni due mesi, per accertare l’effettivo progresso della pratica.
Se al momento sei un funzionario dell’ordine dello Stato o un avvocato e desideri diventare notaio puoi aspirare a questa professione con una pratica ridotta a 8 mesi.
Il concorso notarile
Terminati sia la laurea sia il tirocinio sei pronto per partecipare al concorso notarile. Secondo la Legge il tuo profilo dovrà rispondere ai seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano o di altro Stato Ue;
- aver compiuto almeno 21 anni;
- conseguire la laurea magistrale in giurisprudenza (od equivalenti), anche in università estere, purché riconosciute in Italia;
- aver sempre avuto moralità e buona condotta;
- non avere condanne penali definitive per delitti non colposi (se sono di natura colposa non saranno giudicati in questa sede) punibili con una pena non inferiore nel minimo edittale a sei mesi (indipendentemente dalla pena in concreto applicata, anche se inferiore);
- aver svolto la pratica obbligatoria presso uno studio notarile, con precedente iscrizione nell’albo dei praticanti presso il competente Consiglio Notarile, per almeno diciotto mesi anche non consecutivi (in alcuni casi di durata ridotta);
- non aver consegnato (la partecipazione senza consegna non conta) in almeno 5 concorsi notarili precedenti.
Ovviamente, anche se non viene specificato, devi saper leggere, scrivere e parlare fluentemente la lingua italiana. Inoltre, non devi aver superato i 50 anni d’età.
Gli esami per diventare notaio
Il concorso si articola in modo complesso, sulla base di due principali esami, la cui sede di svolgimento è Roma.
Essi sono:
- Esame scritto, composto da tre prove teorico-pratiche. I candidati dovranno redigere 3 atti, di cui uno di ultima volontà, un testamento, e due atti tra vivi, di diritto civile e commerciale.
- Esame orale, i cui temi riguardano il diritto civile, commerciale e di volontaria giurisdizione, disposizioni sull’ordinamento del Notariato e degli archivi notarili e disposizioni concernenti le imposte indirette.
La commissione che giudicherà l’esame sarà composta da un magistrato di Cassazione (in funzione di presidente di commissione), un magistrato idoneo alla nomina in Cassazione, (in funzione di vice presidente), sette magistrati, sei professori universitari che insegnano materie giuridiche e nove notai con almeno 10 anni di esperienza professionale.
Dati entrambi gli esami dovrai attendere i risultati di graduatoria nazionale, stabilita dal punteggio che avrai raggiunto.
Coloro che vinceranno il concorso potranno scegliere la sede, nell’ordine di chiamata in graduatoria. L’assegnazione della sede e la nomina avvengono con decreto del Direttore Generale delle Giustizia Civile del Ministero e sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Infine, dopo aver conseguito questo importante traguardo dovrai prestare giuramento presso il Tribunale della sede assegnata e aprire entro i tre mesi successivi al concorso la propria attività. E’ doverosa inoltre l’iscrizione presso il distretto notarile di appartenenza.
Quanto posso guadagnare diventando notaio?
Terminato questo lungo e complesso percorso vuoi fare chiarezza rispetto alle tue prospettive di guadagno con questa professione.
Il guadagno mensile di un notaio varia dai 3000 ai 14000 euro mensili, con una media di 7000 euro. In altre parole potrai guadagnare fino a 170000 euro all’anno, ricompensando adeguatamente tutti i tuoi precedenti sforzi.
Ti interessa la carriera di notaio? Stai prendendo in considerazione questa professione? Condividi con noi la tua esperienza, potrebbe essere d’ispirazione ad altri lettori!
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