Ogni qualvolta in Italia si presenta una nuova tornata elettorale, molti lettori chiedono informazioni su come si diventa scrutatore.
Questo profilo lavorativo assume un ruolo molto importante durante le campagne elettorali nazionali, siano esse politiche o amministrative, e anche per i referendum, ed è per questo che è importante conoscere ogni aspetto dell’incarico che si assume, ma anche altri tipi di informazioni.
Di cosa si tratta, quali sono i requisiti fondamentali per diventare scrutatore e quali sono i compiti che spettano? E ancora, esistono categorie di persone che sono escluse dal poterlo fare? Quanto si guadagna? Uno scrutatore può chiedere un permesso al datore di lavoro e ancora, può rinunciare all’incarico dopo essere stato nominato?
Se cerchi le risposte a tutte queste domande, continua a leggere i prossimi paragrafi.
In questo articolo si parla di:
Requisiti necessari per fare lo scrutatore
Chi desidera diventare scrutatore deve presentare determinati requisiti, che sono indispensabili, pena il rigetto della richiesta.
Ecco di seguito i requisiti:
- avere assolto gli obblighi scolastici
- essere iscritto nelle liste elettorali del Comune dove viene effettuata la domanda
- presentare una buona condotta morale
Non tutti i cittadini, però, sono ammessi a fare gli scrutatori. Esistono infatti alcune categorie che sono escluse, ecco quali:
- Gli appartenenti alle forze armate in servizio
- I medici provinciali, gli ufficiali sanitari e i medici condotti
- I segretari comunali e i dipendenti dei Comuni addetti o comandati a prestare servizio presso gli Uffici elettorali comunali
- I dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle poste e telecomunicazioni e dei trasporti
- I candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione
Come si presenta la domanda
Per fare lo scrutatore è necessario presentare una regolare domanda al Comune di residenza.
Ci si può recare direttamente presso la sede del Comune di residenza oppure inviare una comunicazione – preferibilmente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) – alla PEC del Comune di residenza . Alla mail va allegata una copia del documento di identità in corso di validità.
ATTENZIONE: per conoscere le caselle di posta elettronica a cui si può inoltrare la richiesta, si può telefonare al proprio Comune, recarsi presso la sede o cercare il sito istituzionale sul web.
Come e quando avviene la nomina
Dopo aver presentato la domanda, vengono verificate e analizzate le richieste pervenute e in ordine cronologico.
Chi presenta i requisiti necessari, ed è cronologicamente tra i primi, riceve la conferma di nomina, che avviene tra i 25 e i 20 giorni precedenti il giorno, o le giornate, di voto, e il nominativo viene inserito in un apposito Albo.
ATTENZIONE: dopo essere stati inseriti nell’Albo degli scrutatori se si desidera uscirne è necessario presentare una richiesta di cancellazione.
I compiti dello scrutatore
Passiamo ora ai compiti che deve svolgere uno scrutatore.
I suoi sono compiti molto delicati, dal momento che si tratta di un momento particolarmente importante nel sistema democratico italiano.
Di seguito un elenco dei compiti che si è chiamati a svolgere:
- Autenticazione delle schede elettorali
- Registrazione dei dati degli elettori sugli appositi registri
- Operazioni di spoglio e di scrutinio delle schede utilizzate per il voto
- Recapito dei plichi contenenti i verbali e gli atti delle operazioni di voto e di scrutinio
ATTENZIONE: solo su espressa richiesta del presidente di sezione gli scrutatori possono esprimere il loro parere su determinate questioni.
Quanto si guadagna
Il guadagno di uno scrutatore è fissato in circa 120 euro. A questa cifra, si possono aggiungere altri 25 euro se vengono svolte contemporaneamente altre elezioni.
Nel caso in cui si svolgano le mansioni di scrutatore presso i seggi speciali le cifre aumentano. Il termine seggio speciale sta a indicare il seggio che viene istituito in quelle circoscrizioni in cui sono presenti:
- ospedali e luoghi di cura con almeno 100 e fino a 199 posti-letto
- istituti di detenzione
- sezioni ospedaliere per raccogliere il voto degli elettori degenti che non possono recarsi a votare
Permessi
Può uno scrutatore chiedere e ottenere un permesso al datore di lavoro se ha ricevuto la nomina di scrutatore? La risposta è sì. La normativa vigente prevede infatti che il lavoratore che operi in qualità di scrutatore percepisca le giornate di stipendio per intero.
I giorni di assenza sono infatti considerati come giornate lavorative.
Per chi desidera approfondire ecco le normative di riferimento in tema di permessi lavorativi per gli scrutatori:
Rinuncia
Chi ha ricevuto la nomina può rinunciare a patto che si tratti di gravi e comprovati motivi che non consentano di essere presenti al seggio.
La rinuncia va presentata entro le 48 ore successive alla ricezione della nomina. È importante rammentare questo dato, in quanto se si dovesse ritardare con l’inoltro della rinuncia, la nomina è da considerarsi effettiva. Non presentarsi al seggio diviene un atto passibile di sanzione amministrativa che va dai 309 ai 516 euro secondo la gravità della situazione.
Va ricordato che rinunciare nei tempi consentiti dalle normative vigenti, consente di poter trovare un altro scrutatore che sostituisca il rinunciante, così da non lasciare il seggio con un numero minore di risorse necessarie allo svolgimento delle pratiche elettorali.
Commenta