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“Il pompiere paura non ne ha”. Come diventare un eroe: il vigile del fuoco

Capita spesso che i bambini alla domanda “cosa vuoi fare da grande?” rispondano il pompiere. Per molti di questi il sogno cresce con loro e man mano che gli anni passano il desiderio di trasformare questo sogno in realtà diventa sempre più forte. Raggiunta l’età adulta si impara a valutare altri aspetti. Non si tratta più soltanto di un mestiere “eroico”, ma soprattutto di un mestiere utile e fondamentale per la comunità

Essere un vigile del fuoco significa essere pronti a tutto, avere la capacità intervenire a tutte le ore del giorno e della notte, con estrema prontezza. Vuol dire essere sempre pronti ad agire in caso di pericolo ed emergenza e questa può manifestarsi a causa d’incendi, terremoti, frane, alluvioni e molteplici altri eventi catastrofici.

È proprio questo il lavoro che sogni: salvare persone, salvaguardare beni e tutelare l’ambiente. Ma come nella maggior parte dei lavori per diventare vigile del fuoco non bastano le intenzioni. C’è un iter da seguire, per valutare i tuoi requisiti e l’idoneità. Inoltre dovrai superare il concorso pubblico ministeriale, con prove sia scritte che pratico-fisiche.

Scopri in questo articolo come diventare vigile del fuoco, a partire dai requisiti e i titoli di studio necessari, ma soprattutto troverai un utile approfondimento in merito al concorso che dovrai superare. Infine scoprirai il guadagno mensile al quale puoi aspirare.

La storia dei pompieri

La storia dei Vigili del Fuoco ha origini antichissime.

Da quando l’uomo ha iniziato a dar vita alle città è nata l’esigenza di una figura professionale capace d’intervenire in caso di estrema emergenza. Le prime tracce scritte e documentate di questa figura risalgono all’antica Roma, in particolare due riforme che l’imperatore Augusto emanò per esprimere la necessità sociale di uomini in grado di badare al benessere civile. Vennero chiamati “Prefectus Vigilium” ed erano gli antenati dei moderni Vigili del Fuoco. 

Nel 1699, diversi secoli dopo, un ricco industriale parigino, un certo Dumourrier-Duperrier, comprese l’importanza di costituire un servizio autonomo antincendio, che in principio si trattava di un gruppo di uomini scelti tra i suoi operai. Nel tempo l’organizzazione diventò sempre più complessa, fino al 1811 quando prese forma il Corpo dei Sapeurs-Pompiers, tutt’ora presente e attivo sul territorio francese.

L’Italia invece, nonostante l’Unità del Paese fosse già stata costituita, non aveva un corpo organizzato a livello nazionale, bensì soltanto qualche piccola organizzazione locale o peggio comunale. La soluzione, il nostro odierno Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, arrivò molti anni dopo, a partire dal 1935.

Cosa fa un vigile del fuoco?

Al contrario di quanto molti comunemente pensano, il vigile del fuoco non ha l’unico compito di spegnere o domare il fuoco, bensì si occupa di numerose altre attività, tra queste le principali sono:

  • primo soccorso e ricerca delle vittime in caso di calamità e incidenti di varia natura;
  • difesa civile;
  • tutela dei beni storico-artistici-culturali.

Esistono poi altri casi particolari d’intervento da parte dei Vigili del Fuoco, come ad esempio a bordo delle navi passeggero, soprattutto se sulla nave ci sono molte persone o un carico di componenti meccanici ed elettronici.

Come si diventa vigile del fuoco

L’aspetto importante da comprendere è che si può diventare Vigile del Fuoco seguendo due strade diverse. La prima, forse quella più pertinente all’immaginario comune, vede questa attività come un lavoro a tutti gli effetti. La seconda possibilità invece è diventare Vigile del Fuoco in qualità di volontario. Come suggerisce il nome, essere un Vigile del Fuoco volontario significa offrire il proprio aiuto in situazioni di emergenza e di soccorso. In seguito puoi capire nel dettaglio le differenze.

Il pompiere per professione

Per fare il pompiere come lavoro devi superare un concorso pubblico. Non si tratta di un concorso qualsiasi: esso è infatti indetto sulla Gazzetta Ufficiale.

Man mano che vengono emanati nuovi concorsi li puoi trovare sul sito del Corpo dei Vigili del Fuoco e sulla pagina dedicata ai concorsi pubblici. È importante sapere la domanda va presentata entro e non oltre i 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando di concorso. In caso contrario la domanda non sarà ritenuta valida.

Requisiti per accedere al Concorso dei pompieri

Se vuoi accedere al Concorso pubblico per Vigili del Fuoco professionisti dovrai presentarti con i seguenti requisiti:

  • la maggiore età;
  • il pieno godimento dei diritti politici; 
  • la cittadinanza italiana;
  • la regolare condotta morale e civile; 
  • l’idoneità psico-fisica;
  • l’età non superiore a 30 anni.

Inoltre devi possedere i requisiti d’idoneità psico-fisica, che verranno valutati e accertati da una commissione medica, grazie a uno specifico esame clinico.

Le fasi del Concorso da pompiere

Le fasi che costituiscono il Concorso per diventare Vigili del Fuoco possono così essere espresse:

  • una prova preselettiva, ovvero un questionario a risposta multipla di tipo logico-deduttivo e analitico, i cui argomenti riguardano le competenze maturate nel corso della scuola dell’obbligo; 
  • una prova motorio-attitudinale, formata da 4 moduli il cui scopo è accertare le capacità pratiche, ovvero la forza, l’equilibrio, la coordinazione, la reazione motoria, la acquaticità e l’attitudine a svolgere le consuete attività di vigile del fuoco;
  • un colloquio, basato su domande che riguardano l’organizzazione e le competenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, le discipline tecnico-scientifiche applicative, l’informatica di base e la lingua straniera;
  • una valutazione dei titoli di merito;
  • l’accertamento dei requisiti d’idoneità psico-fisica e attitudinale, ovvero l’insieme degli esami clinici generali, le prove strumentali e di laboratorio (anche di tipo tossicologico), più eventuali esami e test neuro psicodiagnostici.

Il vigile del fuoco volontario

Ben diverso è diventare vigile del fuoco in qualità di volontario.

A volte si tratta di una fase di passaggio, per diventare in seguito un professionista a tutti gli effetti. Se vuoi essere reclutato come vigile del fuoco volontario devi superare un periodo di addestramento.

Reclutamento

Ciò avviene dopo aver presentato domanda al Comando Provinciale di residenza o di una località limitrofa. Si possono iscrivere sia uomini che donne che manifestano i seguenti requisiti:

  • essere cittadino italiano;
  • avere un’età non inferiore a 18 e non superiore a 45 anni;
  • essere in possesso di diploma di maturità;
  • avere idoneità attitudinale e psicofisica ( che ti verrà confermata solo tramite i competenti Comandi Provinciali);
  • godere dei diritti politici;
  • essere contraddistinto da qualità morali e di condotta.

Non potrai essere accettato come pompiere volontario se:

  • sei un membro del personale permanente in servizio nel Corpo Nazionale;
  • sei un membro del personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate; 
  • sei titolare di un’azienda o amministratore di un’impresa che si occupa di produrre, montare e vendere dispositivi e impianti antincendio; 
  • sei titolare di una società che svolge attività di formazione, consulenza e vigilanza in campo antincendio.

Una volta accettata la domanda dovrai superare due accurati controlli medici e solo allora potrai accedere a un primo corso di addestramento, della durata di 120 ore, presso il Comando provinciale d’appartenenza.

Infine dovrai superare l’esame finale e potrai considerarti, a tutti gli effetti, un vigile del fuoco volontario.

Quanto guadagna un pompiere?

E infine passiamo alle prospettive di guadagno.

Se diventerai un pompiere professionista il tuo stipendio medio mensile ammonterà a 1200 € (circa 19.070,65 Euro annui lordi).

Il vigile del fuoco volontario invece, nonostante il nome possa trarre in inganno,viene pagato, non presta il suo servizio gratuitamente. In questo caso verrai ricompensato per le tue attività di soccorso con una paga oraria, pari a 12€ lordi.

Se hai mai sognato di diventare pompiere o ti stai preparando per il concorso, o lo hai già fatto e hai voglia di raccontarci la tua esperienza, ci interessa tantissimo la tua storia! Commenta qui sotto e condividi con altri lettori la tua esperienza o le tue opinioni.

Eleonora Zizzi

Eleonora Zizzi nasce a Pinerolo, il 13 giugno del 1996. Fin da piccola, nonostante le difficoltà e il suo lottare contro ogni dogma e stereotipo, ha sempre avuto nobili obiettivi in testa. A quattordici anni inizia il suo percorso liceale presso l’Istituto Porporato di Pinerolo - indirizzo Scienze Umane. Cinque anni dopo consegue il diploma.

In quel momento riesce a far chiarezza su ciò che vuole davvero dalla vita: scrivere, in particolare tutto ciò che concerne la scrittura creativa e, di conseguenza, il viaggiare con la mente. In questi anni il suo percorso professionale e formativo inizia ad affondare le prime radici, trasformando nel tempo la sua passione in un vero lavoro.

Negli anni successivi al diploma si dedica in primis alla poesia e alla narratologia, partecipando presto ai suoi primi concorsi letterari. Ottiene buoni risultati: qualche menzione d’onore e persino un attestato di vittoria. Tutto ciò la riempie d’entusiasmo e mille progetti nel campo della letteratura prendono vita. La voglia di scrivere e di esprimersi con le parole, che siano esse su carta o tramite la tastiera di un pc, sembra non esaurirsi mai.

Eleonora negli ultimi anni, nonostante il suo sogno sia parzialmente realizzato, non hai mai estinto la sua sete di sapere. Giorno dopo giorno, continua ad affinare le sue competenze nelle varie diramazioni della comunicazione, dal copywriting allo storytelling, fino ad arrivare a questioni più complesse, come lo studio del neuromarketing e della SEO.

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