Lo stage è un periodo di formazione che favorisce l’inserimento lavorativo in una determinata realtà professionale. Durante il periodo formativo, lo stagista ha la possibilità di maturare un’importante esperienza professionale.
In questo articolo si parla di:
Mettere in pratica la teoria
L’esperienza è molto importante per il proprio futuro lavorativo e solo lo stage consente di acquisire competenze di tipo pratico che neanche l’Università riesce a fornire.
Provare il lavoro che si desidera svolgere
Lo stage fornisce anche la possibilità di “provare” il lavoro al quale state puntando attraverso un periodo che, di solito, va dai 3 mesi fino all’anno, eventualmente allungabile a seconda dei casi fino a 24 mesi. Quindi un periodo di tempo non troppo lungo ma intenso durante il quale avrete la possibilità di capire se è veramente il lavoro che fa per voi.
Crescere
L’esperienza professionale permette di sviluppare e accrescere anche competenze di tipo personale, attraverso il confronto con una realtà lavorativa e con coloro che ci lavorano. Pertanto, la possibilità di apprendere competenze trasversali, cioè appartenenti ad aree professionali differenti, è reale.
Inoltre, si possono rafforzare aspetti caratteriali che, a volte, non si sapeva di possedere, come una propensione per il problem solving oppure, più semplicemente, acquistare più disinvoltura e sicurezza nelle relazioni sociali.
Acquisire autostima
Solo con la “prova pratica“, inoltre, è possibile aumentare le proprie abilità che andranno a formare un bagaglio di conoscenze utili per il futuro professionale.
Inoltre, sarà possibile mettersi alla prova e ottenere la misura dei propri limiti, di ciò che si riesce a fare e di ciò che necessita di maggiore studio e approfondimento. Tutto ciò serve anche per ottenere la consapevolezza di chi si è e di chi si vuole diventare, avendone le capacità.
Il guadagno
Il valore di uno stage, ovviamente, non si misura con il compenso che si riceverà, pari ad un semplice rimborso spese. Ciò che importa è il valore intellettuale e personale che va valutato in un’ottica di arricchimento culturale.
In ogni caso, lo stage permette anche di iniziare a vedere qualche frutto economico del proprio lavoro e di iniziare a valutare i propri sforzi anche in termini economici.
Lo stage può essere svolto da studenti oppure da laureati. È consigliabile, se sussistono le condizioni necessarie per conciliare studio e stage, di effettuare questa esperienza da studenti o meglio da laureandi, anche per utilizzarla al fine di bilanciare il proprio piano di studi, se si tratta di stage convenzionati con la vostra università.
Ovviamente da laureati non si è in ritardo, anzi il vantaggio è quello di riuscire a dedicarsi esclusivamente all’esperienza di inserimento lavorativo e di puntare, se emergessero le opportunità, ad una stabilizzazione del rapporto lavorativo. Lo stage è sempre un’esperienza molto stimolante a livello culturale, soprattutto se viene svolto all’estero.
Stage all’estero
Cercare uno stage all’estero adatto e conveniente non è semplice perché sono diversi i fattori da considerare. Innanzitutto, bisogna pensare ad altri aspetti ulteriori rispetto alla redazione di curriculum vitae e alla lettera di presentazione.
Il principale grattacapo è quello di trovare un alloggio comodo e funzionale e che sia adeguato in termini economici e ben collegato con servizi e al luogo dello stage. Inoltre, è necessario conoscere almeno una lingua, preferibilmente l’inglese.
In ogni caso le maggiori problematiche che caratterizzano il periodo di ricerca dello stage, e quello che precede la “partenza”, sono ampiamente ricompensate dalle maggiori opportunità che si possono materializzare ultimato il periodo formativo.
Infatti, i dati dimostrano che chi ha svolto un periodo formativo all’estero, trova più facilmente lavoro, anche per le maggiori opportunità garantite a coloro che conoscono bene una lingua straniera e per la maggiore apertura culturale, grazie all’esperienza all’estero.
Il valore aggiunto, rispetto allo stesso stage svolto entro i confini nazionali, permette di testare e migliorare le conoscenze linguistiche, instaurare un confronto costruttivo con culture diverse e modelli di comportamento differenti ed arricchire tantissimo il curriculum vitae.
La ricerca dello stage più adatto può impegnare anche svariati mesi. Pertanto, è consigliabile iniziare le ricerche già sul finire del periodo di studi.
A questo proposito, non possiamo dimenticare che esiste un apposito programma di mobilità studentesca a livello europeo che, nel solo anno accademico 2016/17, ha attivato percorsi di tirocinio, per studio o per lavoro, a favore di oltre 36 mila studenti delle università italiane.
Erasmus+ è il famoso programma che si occupa dell’organizzazione di esperienze di studio o lavoro in Europa, all’interno di realtà professionali affiliate. Opportunità che sono estese anche ai settori di Scuola, Università, Adulti, Formazione e Giovani e quindi non riservate ai soli universitari o già laureati.
Il programma Erasmus+
Gli studenti che presentano la domanda per partecipare al programma di mobilità hanno diritto ad una borsa di studio, erogata al fine di rendere più sopportabili i costi dovuti alla permanenza fuori sede.
Inoltre, è previsto un contributo aggiuntivo che viene determinato sulla base del costo della vita del Paese scelto come destinazione professionale e delle condizioni socioeconomiche dei partecipanti.
Ulteriormente agli studenti Erasmus sono riconosciuti numerosi privilegi che permettono loro di usufruire di servizi e strutture dell’università ospitante, di frequentare corsi, laboratori e seminari, di sostenere gli esami e di preparare la tesi di laurea ed infine di svolgere dei tirocini. Gli studenti aderenti hanno, infine, diritto a corsi di lingua gratuiti.
Come cercare uno stage all’estero
Il portale di riferimento, per uno stage da svolgere in Europa, è https://stage4eu.it/.
In Europa, le opportunità di stage si differenziano a seconda della legislazione adottata dai vari Stati. In alcuni Paesi esistono delle apposite leggi, mentre in altri le situazioni formative non sono per niente regolamentate.
Inoltre, c’è da considerare che mentre i tirocini sul mercato libero sono quelli meno regolamentati, quelli curriculari sono molto spesso regolati, organizzati e vigilati dalle istituzioni scolastiche, formative e universitarie coinvolte.
Per avere una panoramica della situazione, è utile la consultazione della normativa di riferimento di ciascuno Stato europeo nella sezione riferimenti legislativi/regolamentazione, disponibile all’interno di ogni Scheda Paese.
Per ogni approfondimento è, infine, utile prendere visione dello studio dell’Inapp in materia di raccomandazioni circa la scelta di tirocini di qualità. Il nostro consiglio è di scegliere uno stage curriculare in un Paese in cui, per normativa nazionale, i tirocini siano retribuiti.
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