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Etsy: come vendere sull’ecommerce dedicato al mondo dell’artigianato

Forse alcuni di voi non conoscono Etsy, ecco come potete rimediare: proseguite a leggere e scoprirete un mondo nuovo, bello, funzionale che potrebbe valorizzare la vostra creatività.

Etsy esiste dal 2005 e uno degli errori sta nel paragonarlo ad Amazon ed Ebay. In realtà è qualcosa di diverso, unico nel suo genere per le dimensioni che ha raggiunto e con una filosofia innovativa. Si tratta di un sito di e-commerce dedicato al settore dell’artigianato, che persegue l’obiettivo di valorizzare l’aspetto umano del commercio mettendo in comunicazione una miriade di acquirenti, in tutto il mondo, con i venditori.

I venditori non sono semplici commercianti, ma artigiani, produttori creativi spesso appartenenti a realtà locali da cui è impossibile raggiungere molti clienti. Spieghiamoci meglio: Etsy è una vetrina per i vostri prodotti visibile ininterrottamente da milioni di persone che cercano articoli unici. Etsy fornisce visibilità alla vostra produzione e, se volete, anche tanti strumenti per la gestione dell’attività. Mai nessun mercatino sarà più frequentato di Etsy, perché questo è il luogo dove si trova il vostro negozio digitale.

Come funziona Etsy

Etsy italia come funzionaSu Etsy potete vendere 3 tipi di prodotti: articoli fatti a mano, articoli vintage e materiali per creare. Quello che non potete vendere, eccettuati gli articoli contrari alla legge e al buon gusto, sono: gli articoli di seconda mano che non siano vintage; i servizi, eccetto quelli che producono comunque un output tangibile che possa essere spedito in allegato ad una mail e gli articoli che violino il regolamento Etsy sulla proprietà intellettuale. Non è permessa neanche la rivendita, cioè articoli fatti a mano da qualcun’altro senza il consenso del produttore. Vediamo ora nel dettaglio che caratteristiche devono avere i prodotti che possono essere venduti:

  • Articoli fatti a mano: cioè quelli che sono stati realizzati e/o progettati dal venditore. Il venditore può essere l’artigiano che crea il prodotto oppure il designer che l’ha progettato oppure chi lo produce sulla base di un progetto altrui. Nella maggior parte dei casi su Etsy chi produce è anche designer.
  • Articoli vintage: cioè oggetti prodotti almeno vent’anni prima.
  • Materiali per creare: cioè strumenti, ingredienti o materiali che servono per creare un articolo diverso o per decorare un’occasione speciale. Questi possono essere fatti a mano, vintage oppure prodotti commerciali.

Le inserzioni dei vostri prodotti sono a pagamento, costano attualmente 20 centesimi di dollaro statunitense, pari a 17 centesimi di euro. Spettano al portale Etsy, inoltre, le commissioni sul prezzo di vendita e sul costo di spedizione. Le commissioni attuali, aumentate a partire dal mese di luglio 2018, sono pari al 5% del prezzo finale. La commissione non è così penalizzante per i venditori e, inoltre, il marketplace mette a disposizione dei venditori tanti servizi, alcuni on demand e altri extra usufruibili con un piccolo contributo fisso mensile. I servizi si dividono in 3 categorie:

  • Etsy Standard: cioè tutto ciò che vi serve per avviare, gestire e far crescere un’attività creativa. Senza alcun abbonamento mensile potrete selezionare i servizi in promozione o a pagamento che desiderate come inserzioni, annunci di Google Shopping, Pattern e le etichette di spedizione Etsy;
  • Etsy Plus: cioè un set potenziato di strumenti attualmente in promozione ad euro 8,70 al mese. Questo pacchetto di funzionalità e vantaggi è indicato per chi ha le idee chiare e un buon progetto in tasca, perché permette di avere, tra le altre cose un budget mensile di crediti per le inserzioni, la possibilità di ricevere richieste di riassortimento da parte dei clienti interessati, una volta che l’articolo è esaurito, accesso a sconti e opzioni di personalizzazione avanzata del negozio;
  • Etsy Premium: cioè una serie completa di strumenti avanzati di gestione aziendale per i venditori con un giro di affari di scala più ampia, che sarà reso disponibile solo nel 2019.

Oltre alle commissioni sulla vendita, c’è da aggiungere la commissione sul pagamento, pari al 4% + €0,30 se decidete di utilizzare Etsy Payments. Altrimenti potete optare per PayPal, in questo caso i fondi vengono depositati direttamente sul vostro conto corrente nella vostra valuta, indipendentemente dal metodo di pagamento scelto dal cliente e dalla provenienza del pagamento. Oppure potete accettare pagamenti effettuati con diversi metodi, tra cui carte di debito e di credito, Google Wallet, Apple Pay e i Buoni regalo Etsy.

Per la spedizione dei vostri prodotti è utile sapere che potete stampare le etichette Etsy preaffrancate, sulla base del costo di spedizione che indicherete nella scheda del prodotto, sulla base del preventivo di spesa che avrete cura di fare a seconda del paese in cui dovrete spedire. Per quanto riguarda gli aspetti fiscali, le tasse da pagare dipenderanno dal vostro volume d’affari, fin qui niente di nuovo.

Come iniziare a vendere su Etsy

Ci siamo. Per aprire un negozio Etsy non ci vuole molto tempo, 4 passi veloci e pochi clic e avrete realizzato il sogno di avviare l’attività che potrà portare le vostre creazioni ovunque.

  1. La prima cosa da fare è dare un nome al vostro negozio. Di solito gli utenti usano il proprio nome con l’aggiunta di parole come Studio, Workshop e simili. Il vostro nome, infatti, è ciò che più identifica in modo originale i vostri prodotti, però potrete utilizzare anche un nome diverso, il nome che più vi piace.
  2. Poi dovrete aggiungere le prime inserzioni. Se state aprendo un negozio, probabilmente avrete già in mente cosa vendere. Andrà creata un’inserzione per ogni articolo che intendete vendere. Gli elementi fondamentali di un buon annuncio sono: le foto, il titolo, la descrizione, la categoria, eventuali varianti, il prezzo, la spedizione e i tag. Su ognuno di questi elementi dovrete lavorarci e assicurarvi che il risultato finale sia soddisfacente e convincente.
  3. Inserite, poi, le informazioni utili per il pagamento che dovrete ricevere. Per quanto riguarda la spedizione, è utile sapere che potete stampare le etichette Etsy preaffrancate sulla base del preventivo di spesa che avrete cura di fare pe
  4. È fatta. Avete aperto il vostro negozio. Il poi lo realizzerete ogni giorno, personalizzandolo e arricchendolo nel tempo, senza smettere di imparare e affinare le vostre tecniche, anche commerciali oltreché artigiane. Ora siete l’imprenditore di voi stessi.

Etsy guida apertura negozio

A chi è indicato Etsy

Se siete interessati a Etsy e accarezzate l’idea di iniziare un’attività tutta vostra, oppure desiderate assegnare una dimensione internazionale alla vostra attività già avviata, il marketplace di cui vi abbiamo parlato è, in entrambi i casi, una soluzione interessante da valutare. L’idea è allettante per chi ha un’abilità nelle mani e non sa come sfruttarla. Oppure per chi vuole trasformare il proprio hobby in qualcosa di più. Tutto è possibile e, comunque, ricordate che tutti coloro che ora hanno avuto successo, sono comunque e sempre passati dal punto in cui vi trovate ora voi.

Ma, allora perché non procedere con un proprio sito, vi stareste chiedendo… Non è la stessa cosa. I marketplace place vi danno una visibilità incredibile e questo è un fattore importantissimo, perché potreste essere abilissimi e creativi, ma senza un mercato in grado di assorbire l’offerta non andrete lontano. Basti pensare che già nel lontano 2010 Etsy aveva 5 milioni di utenti e 724 milioni di visite mensili, mentre nel 2008 il valore delle merci vendute oscillava tra i 10 e i 13 milioni di dollari al mese. Inoltre, farete parte di una community immensa da cui imparare e, inoltre, Etsy vi fornisce un utile supporto per affrontare ogni dubbio. I guadagni dipenderanno dal volume della vostra produzione, dal suo prezzo e dalle vostre capacità di valorizzazione e posizionamento sui motori di ricerca.

Quindi, se producete guanti in maglia fatti a mano oppure gioielli artigianali o qualsiasi altra creazione, non è vero che non costa niente provare, però costa poco. Che aspettate a darvi questa possibilità?

Anna

Blogger e collaboratrice del network PUNTO Blog. Mi occupo principalmente di salute, diritti del lavoro e tutela dei consumatori.

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