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Lavorare come consulente d’immagine

Nell’era della digitalizzazione molte sono le professioni che hanno cambiato faccia e modalità di esecuzione. Una di esse è la consulenza d’immagine.

Grazie alle tecnologie informatiche e ai social network, nuovi modelli di business sono sorti intorno a un mestiere molto richiesto, anche se in Italia è ancora giovane, e che è possibile scegliere di intraprendere, a patto di avere le competenze adeguate, che non sono poche.

Nessun lavoro si improvvisa, e mai come in questo periodo storico alla base di una carriera di successo è indispensabile essere forniti delle qualifiche, delle conoscenze del settore di riferimento e delle capacità creative che saranno in grado di fare la differenza.

In quest’articolo di approfondimento affrontiamo tutti gli aspetti di questo lavoro affascinante e ricco di stimoli, che necessita però di grande sensibilità, ma anche di energia, idee, intuito e capacità di resistere allo stress.

Cosa fa un consulente d’immagine?

Di consulenza d’immagine si sente parlare sempre più spesso, ma non tutti sanno effettivamente di cosa si tratti.

Esistono più figure riconducibili a questa professione, ma fondamentalmente con il termine consulente d’immagine si intende un professionista in grado di occuparsi di sviluppare la migliore presentazione pubblica di un marchio, di un’azienda o anche di un personaggio pubblico.

Restringendo il campo di azione, esistono anche consulenti d’immagine che si occupano di una clientela non aziendale, nel senso che si può creare un’attività nel campo della consulenza d’immagine alle persone che sentono la necessità di migliorarsi, e questo si ottiene attraverso lo studio della personalità, dei gusti, della vita quotidiana e delle ambizioni personali.

Ecco quindi che i campi di applicazione possono essere davvero diversi e tutti interessanti, a patto di fornirsi degli strumenti opportuni, anche tecnologici, e di avere chiaro in mente che la creazione di una brand identity deve essere attentamente costruita senza lasciare nulla al caso.

Le aziende che si avvalgono di questa figura professionale mettono in gioco se stesse, il loro business e i loro bilanci, e il risultato deve essere il migliore in assoluto, visto che l’impatto del progetto che sarà sviluppato è diretto alla clientela finale, o comunque al segmento di mercato di riferimento.

Le competenze richieste

Un vero professionista della consulenza d’immagine sa utilizzare a dovere gli strumenti del mestiere.

Innanzitutto, è in grado di studiare una strategia di comunicazione efficace, da veicolare anche attraverso il sito aziendale, o il blog dell’impresa, che è il biglietto di visita primario che un’azienda presenta ai consumatori, che sono anche potenziali clienti da fidelizzare, e ai competitor.

Inoltre deve saper creare contenuti capaci di valorizzare il marchio, organizzando vere campagne di marketing e pubblicitarie d’impatto. Ecco quindi che s’iniziano a delineare una serie di competenze professionali di alto livello strategico, che integrano molti settori, tra cui quello informatico, e che vanno dalla capacità di saper creare un’immagine d’impresa vincente, tenendo conto di tutti gli strumenti, anche digitali, in proprio possesso.

Oggi più che mai, social network, blog e siti aziendali possono diventare un’arma a doppio taglio se non si sa affrontare bene il discorso del come ci si propone verso l’esterno. Gli utenti rappresentano la clientela, e attraverso il rilascio dei feedback, azione ormai diventata consueta nel nostro paese, anche sulle pagine social ufficiali, un errore di gestione dell’immagine può costare molto caro.

Ecco di seguito una lista delle competenze fondamentali:

  • Saper predisporre una strategia di comunicazione
  • Avere competenze in campo marketing
  • Essere capaci di gestire un piano di informazione e comunicazione sul web
  • Conoscere a menadito le strategie per migliorare l’indicizzazione del brand sui motori di ricerca
  • Essere esperti di email marketing
  • Saper usare strumenti informatici come Google ads e Facebook ads

Come si diventa consulente d’immagine

Questo tipo di lavoro deve essere sostenuto da studi nel settore della comunicazione. Per ovvie ragioni, quindi, il percorso di studi dovrà essere quello che porta a una laurea in scienze della comunicazione, anche se – è bene saperlo – la laurea non è obbligatoria.

È bene però rammentare che questo tipo di formazione accademica darà una buona preparazione di base, il che non guasta mai.

Altro punto fondamentale è quello relativo allo studio approfondito delle strategie di marketing, ma senza dimenticare una buona preparazione relativa alle tecnologie digitali.

Se non si vuole attendere il conseguimento della laurea, si possono seguire corsi e master che sviluppano le competenze necessarie per entrare nel settore lavorativo della consulenza d’immagine e a pieno titolo.

L’inbound marketing e la value proposition

Un tempo il marketing aveva regole diverse. Il web non esisteva o era ancora poco diffuso il suo utilizzo, di conseguenza il lavoro di consulenza d’immagine si espletava utilizzando i canali tradizionali, come la pubblicità su strada o sui media, e la creazione del brand passava fondamentalmente attraverso lo sviluppo di logotipi, la realizzazione di depliant e di altri supporti promozionali, come anche i volantini da diffondere per le strade.

Oggi tutto è cambiato. I consumatori viaggiano quotidianamente sulle onde del web anche per cercare i prodotti che desiderano acquistare. Sono avvezzi a mettere in comparazione le aziende, a verificare se un articolo è migliore in rapporto alla qualità e al prezzo proposto, grazie a pochi click su internet. Per questa ragione, nel corso degli ultimi anni, si è sviluppata una nuova strategia di azione, denominata inbound marketing.

Si tratta di una serie di attività che servono a far si che i potenziali clienti trovino un’azienda.

Dopo aver creato la visibilità a carattere digitale, chi si occupa di inbound marketing deve anche essere in grado di sviluppare le migliori strategie atte a fidelizzare la clientela. Un lavoro molto importante per le aziende, e chi sa creare le soluzioni appropriate e personalizzate è ovviamente molto apprezzato perché è in grado di generare miglioramenti anche in seno ai volumi economici.

Ecco quindi che chi le competenze di chi affronta questo tipo di lavoro devono essere di tipo strategico, ma anche condizionate dai nuovi trend e ai nuovi modelli di business.

Per esempio, saper creare una buona value proposition, che tradotto significa promessa di valore e corrisponde al messaggio che si crea al fine di comunicare in maniera chiara l’identità dell’azienda, è fondamentale.

Il rapporto che si sviluppa tra azienda e clientela nasce proprio dal tipo di immagine globale che si riesce a veicolare verso l’esterno, e dalla capacità di chi sviluppa le strategie di comunicazione a saper dimostrare che quell’azienda è migliore rispetto alla concorrenza.

Significa ottenere il soddisfacimento delle necessità del consumatore, prima regola fondamentale del marketing che è contenuta nel saggio scritto a quattro mani da Philip Kotler e “Principi di Marketing” il massimo esperto in materia di marketing e management, prendendolo per mano e conducendolo verso l’obiettivo finale: la vendita dei prodotti proposti.

Non basta però arrivare a questo traguardo: la fidelizzazione del cliente è fondamentale a non disperdere le energie e a non rischiare di perdere clienti.

Quanto si guadagna come consulente di immagine

Iniziamo col dire che si può lavorare sia alle dipendenze dirette di un’azienda sia come liberi professionisti. In ambo i casi, il guadagno dipende soprattutto dal livello di esperienza maturata.

Chi approccia la professione, si vedrà corrispondere pagamenti minori rispetto agli esperti del settore, ma questo accade per ogni tipo di mestiere.

Valutando i dati minimi e massimi che si osservano in Italia, il guadagno si attesta intorno ai 40.000 euro l’anno per una figura con competenze già affermate.

Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica.
Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche.
Già giornalista del quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità
Collabora con altre testate di informazione
Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog.
Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it
Sociologa
Esperta di comunicazione
Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto
I suoi libri sono in vendita su Amazon

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