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Diventare influencer e guadagnare come star dei social? Mito o realtà?

Se vi è capitato di chiedere a qualche giovane (ma anche meno giovane) qual è il lavoro dei sogni, vi risponderà che la sua massima aspirazione è diventare influencer. Insomma l’astronauta non va più di moda e nemmeno la maestra: ragazze e ragazzi sognano di sfondare nel web, diventare famosi e perchè no anche ricchi.

Negli ultimi anni il web e i social media hanno sfornato influencer di ogni tipo: una su tutti Chiara Ferragni che ha costruito il suo impero dando consigli di moda.

Si insomma perchè il core business dell’influencer è offrire a chi li segue suggerimenti e consigli, dettare mode e appunto influenzare taluni comportamenti e stili di vita.

Come si diventa influencer

Innanzitutto devi avere un tema specifico in cui hai competenza e puoi sviluppare professionalità nell’ottica del miglioramento continuo. La varietà è pressochè infinita: si va dalla moda allo sport, dalla musica al cinema.

L’importante è che tu abbia un numero elevato di seguaci o follower che dir si voglia sui social media a cominciare da Facebook, Twitter e Instagram solo per citare i social network più popolari. 

Ma non è facile così come sembra perchè i follower te li devi conquistare e sono loro che ti devono riconoscere  come un’autorevole guida, un vero guru in fatto di nuove tendenze.

Il tuo lavoro non si limita a creare contenuti per la community, ma condividere ha anche il risvolto della medaglia: la comunità sul web ti deve apprezzare e riconoscerti come influente con i tuoi testi e le tue foto. Condividi ma interagisci: commenta i commenti altrui, ringrazia per i like e i complimenti e le critiche fa sì che siano occasione e opportunità di crescita e miglioramento. 

Devi lavorare parecchio anche dal punto di vista umano altrimenti il tasso di abbandono sarà altissimo e i tuoi sogni svaniranno nel nulla.

Questo è l’approccio giusto, andiamo adesso nello specifico della professione per vedere quali caratteristiche specifiche ha.

Ecco i consigli giusti per avviare un’attività di influencer

Scegli con cura il profilo da registrare (nome, foto, etc) perchè è il vostro biglietto da visita. Scegliete anche una linea editoriale ben precisa da mantenere coerente di social in social. Questo vi permetterà di costruire presto un’identità riconoscibile, necessaria se volete parlare di moda, libri o viaggi e se volete che gli altri si ricordino di voi;

Non appena comincia a salire il numero di seguaci, accedete a un profilo aziendale che vi permetterà funzionalità senza dubbio superiori. Inoltre il profilo aziendale vi servirà a ottenere dei feedback in termini di statistiche poichè è necessario avere sempre sotto controllo alcuni parametri come il numero di persone raggiunte, attivare promozioni;

Se il reach (indice delle persone raggiunte) è alto, lanciatevi nella promozione del vostro profilo. In altre parole dovrete andare alla ricerca dei brand potenzialmente interessati ovvero i marchi di settore che possano finanziarvi l’attività ed eventuali trasferte;

Partecipa agli eventi di settore che possano essere le sfilate di moda o le gare sportive, le presentazioni dei libri o la prima cinematografica a seconda del tuo interesse e del tuo tema specifico. Innanzitutto così ti permetterà di farti conoscere e conoscere, postare contenuti in diretta, fotografie e selfie con personaggi famosi, ma ti permetterà anche di approfondire nuove tendenze che possano essere utili per futuri contenuti.

Quanto guadagna un influencer?

E veniamo a un altro e interessante aspetto della vostra futura professione di influencer, perchè si sa non si campa di soli like ed eventi.

Quali sono le reali possibilità di guadagno nel settore social?

La risposta non può essere univoca poichè entrano in gioco diverse variabili. All’inizio bisogna essere tenaci e avere pazienza,, poi piano piano i frutti cominciano a vedersi. Fonte di guadagno è avere i followers. Più aumenta il numero di seguaci più si ottengono guadagni daYouTube, Facebook, Instagram, Twitter e Snapchat.

Il rendimento interessante è quello di YouTube, quindi investite tempo nella realizzazione di video. Per avere un’idea dei guadagni medi, guardate questa tabella molto interessante che mette a confronto i diversi canali social.

Per farvi una idea dei guadagni nella nicchia che intendete targetizzare, vi consigliamo di consultare l’utilissimo sito SocialBlade, che raccoglie statistiche su followers e guadagni sui principali social media.

Un’altra fonte di reddito è la sponsorizzazione: si guadagna dal legare il proprio nome a quello di un brand famoso. I brand possono sponsorizzare inviando gratuitamente i propri prodotti in cambio di una foto con la maglietta con logo in bella vista o pagare una prestazione vera e propria. Molto dipende dagli accordi ed è bene essere chiari fin da subito, trattandosi di un vero e proprio contratto.

Spesso le aziende si dedicano alle potenzialità dei micro influencer, che permettono di avere una giusta e specifica attenzione di nicchia. Alcune ricerche dimostrano che le celebrities rendono di meno, mentre gli influencer meno famosi ma più attenti a un focus di argomenti, permettono di fidelizzare la clientela e aprire così nuovi orizzonti di mercato.

Insomma con un tema specifico e di nicchia si può generare egualmente un giro di affari interessante agli occhi dei brand perchè di Selena Gomez con 138.000.000 follower e ogni post sponsorizzato che vale mezzo milione di dollari, ce n’è una sola e non sempre accessibile da parte di tutti gli sponsor.

Influencer, quanto si investe in questa nuova professione?

I ricavi o guadagni sono interessanti, ma vediamo cosa si prospetta in fatto di costi.

Anche questa categoria dipende da numerose variabili. Analizziamo qualche voce di costo che dovrà essere tenuto in conto. Se non siamo propriamente padroni dei social e delle loro potenzialità, ci conviene affidarci a un esperto per prima cosa e conseguentemente sostenere i costi della consulenza.

All’inizio bisogna investire in strumentazione tecnologica e digitale come ad esempio una buona macchina fotografica, una telecamera, un pc e qualche software.

Si dovrà stare parecchie ore connessi a Internet, quindi occhio alle tariffe più convenienti. 

Se necessario si dovrà acquistare un dominio  e sviluppare un proprio sito attraverso un esperto di informatica.

Altre voci di costo potrebbero essere le consulenze di un’agenzia di promozione, pubblicità e marketing, il costo del copywriter – redattore se non si scrivono i contenuti in prima persona, i costi di immagine (abiti e accessori di tendenza, viaggi, etc.), la consulenza di un fotografo e di un video – maker senza dimenticare tutto il tempo speso per creare contenuti, organizzare foto, gestire i rapporti con i follower, tempo che non avrà una immediata monetizzazione ma che nel lungo periodo possono tramutarsi in guadagni. 

Anna

Blogger e collaboratrice del network PUNTO Blog. Mi occupo principalmente di salute, diritti del lavoro e tutela dei consumatori.

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