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Fare stage Spagna: come trovarlo e cosa fare prima di partire

In Spagna lo stage è chiamato Prácticae può essere di due tipi: curriculare ed extracurriculare. Il primo è inserito in un piano di studi ed è ricercato tipicamente da studenti. Lo stage extracurriculare, invece, si svolge al di fuori di un percorso teorico di studio ed è ricercato, soprattutto ma non solo, da chi ha già conseguito il titolo ed è alla ricerca di opportunità lavorative che possano alimentare il proprio curriculum vitae. 

I tipi di stage in Spagna

Sono tre i principali tipi di tirocinio che si possono svolgere in Spagna. Essi si distinguono in ragione dei destinatari delle iniziative. 

Tirocini promossi dalle Università a favore di studenti universitari

Si tratta dei Prácticas académicas externas che vogliono permettere agli studenti di applicare le conoscenze acquisite o in corso di acquisizione. Questo tipo può essere curriculare se destinato a bilanciare il piano di studi dello studente oppure su base volontaria, se non va a incidere sulla carriera universitaria ma è finalizzato esclusivamente a far maturare importanti competenze professionali, spendibili nel mondo del lavoro.

La durata dello stage è fissata dal piano di studi e, nel caso di stage volontario, è stabilito che non possa eccedere la metà dell’anno accademico. In entrambi i casi è richiesta la stipulazione di una Convenzione di Stage tra l’Università promotrice e l’Ente o azienda ospitante. Deve essere presente, anche, un progetto formativo a favore dello studente che specifichi i contenuti dello stage, gli obiettivi, i diritti e i doveri delle parti.

Lo studente, infine, può ricevere una borsa di studio dal soggetto ospitanti.

Tirocini promossi a favore di soggetti disoccupati

Questi tirocini sono riservati ai soggetti disoccupati con o senza esperienza e di età compresa fra i 18 e i 25 anni. Sono conosciuti col nome di Prácticas no laborales e gli ulteriori requisiti per potervi accedere sono: il possesso di un adeguato titolo di studio (diploma, qualifica professionale o laurea) e l’iscrizione ai centri per l’impiego.

La durata di questi tirocini va dai 3 ai 9 mesi e la finalità è quella di favorire la formazione per migliorare l’inserimento lavorativo. È prevista una “borsa di sostegno” a titolo di rimborso o compenso che non può essere inferiore all’80% dell’indice di riferimento in Spagna per l’erogazione di sussidi e sovvenzioni, l’IPREM. Nel 2018 questo indice era pari a 537,84, pertanto per il 2018 l’importo minimo della “borsa di sostegno” era pari ad euro 430,27 al mese.

Anche in questo caso deve esserci una convenzione di stage. Infine, preposti al controllo sulla regolare esecuzione dello stage sono i centri per l’impiego. 

Tirocini con contratto formativo per soggetti che hanno terminato studi o specializzazioni

Infine, gli stage dedicati ai soggetti che anno terminato il loro percorso di studio o di specializzazione professionale sono le Prácticas laborales. 

L’elemento fondamentale è il contratto formativo tra le parti. Il principale requisito per accedervi è l’aver conseguito il titolo o la qualifica da non più di 5 anni. In deroga, è previsto che se l’età dell’aspirante stagista è inferiore ai 30 anni, l’accesso allo stage è permesso anche se sono trascorsi più di 5 anni dal diploma o dalla qualifica.

La durata non può essere inferiore ai 6 mesi e superiore ai 2 anni. Questi stage sono retribuiti con riferimento al contratto di lavoro applicato ad un lavoratore che svolge le stesse mansioni. In mancanza di accordo in tal senso, la retribuzione non può essere meno, nel primo e nel secondo anno di contratto, del 60% e del 75% dello stipendio di riferimento alla luce del contratto di lavoro applicato.  

La ricerca dello stage e i documenti necessari

Per trovare uno stage interessante in Spagna, se siete studenti universitari o laureati, vi consigliamo di domandare presso l’ufficio stage della vostra Università, che vi potrà fornire tutte le informazioni sulle convenzioni di stage in essere con le università spagnole.

Le possibilità collegate consistono nella partecipazione ai bandi di mobilità studentesca che vengono emessi annualmente e coprono tutti i paesi dell’area UE e anche i paesi extraeuropei e che permettono di avere una borsa di studio.

Sono presenti, infine, tante associazioni internazionali che organizzano stage all’estero e si occupano di tutta la parte amministrativa di attivazione del tirocinio e, successivamente, assistono gli stagisti nel corso della loro esperienza.

In ogni caso, se lo stage dura fino ai 3 mesi occorrerà il passaporto o un documento d’identità valido e la tessera sanitaria. Se, invece, la durata è superiore ai 3 mesi è necessario iscriversi al Registro centrale degli stranieri. Per la registrazione occorrerà anche l’accordo di tirocinio e il pagamento della tassa di registrazione.

Al termine si potrà ottenere il NIE, cioè il numero d’identificazione dello straniero e il certificato di registrazione, riportante anche i dati anagrafici, la nazionalità e la data di registrazione. Infine, si può procedere contattando direttamente le aziende interessate.

A questo proposito, è utile sapere che presso le Camere di Commercio è disponibile una lista di aziende disponibili ad ospitare gli stagisti. Ulteriori risorse sono i centri di orientamento, quotidiani, siti web e bandi di borse di studio.

Vantaggi e destinazioni per uno stage in Spagna

La Spagna è il Paese di oltre 46 milioni di persone. Il popolo solare, il clima prevalentemente mediterraneo e l’importanza della cultura ne fanno un’opportunità valida di studio e/o di lavoro.

Le mete preferite per chi sceglie uno stage in Spagna, sono BarcellonaMadrid, tutta la costa mediterranea, l’Andalusia, senza dimenticare che fanno parte della Spagna anche le Isole Canarie e le Isole Baleari.

I settori migliori per uno stage in Spagna sono quello turistico-ricettivo e alberghiero, se cercate uno stage in Hotel, oppure marketing, commercio internazionale, risorse umane, finanza, vendite e amministrazione, per stage ricercati in aziende. 

In ogni caso, lo stage in Spagna o in un altro Paese estero si qualifica non solo come un’esperienza professionale non comune, ma anche come un’incredibile possibilità di crescita personale che attribuisce un valore aggiunto al proprio curriculum vitae.

Di questi tempi, infatti, è sempre più indispensabile rendersi competitivi sul mercato del lavoro e cercare di imparare più cose possibili.

Anna

Blogger e collaboratrice del network PUNTO Blog. Mi occupo principalmente di salute, diritti del lavoro e tutela dei consumatori.

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