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Glamping: moda o opportunità di business? Scopri come aprire un campeggio a 5 stelle

Hai mai riflettuto sul fatto che esistono molti modi di fare turismo? Alcuni preferiscono andare in hotel e usufruire di tutte le comodità che questa soluzione può regalare, altri preferiscono il contatto con la natura e scelgono di soggiornare in agriturismo o in un camping. Da alcuni anni c’è anche chi opta per il glamping.

Non sai di cosa si tratta o ne hai solo sentito vagamente parlare? Scopri tutto ciò che ti serve leggendo i prossimi paragrafi.

Cosa significa glamping

Che cosa si intende col termine glamping? Di un nuovo modo di fare turismo nato sull’onda della necessità globale di vivere in modalità green e di abbracciare uno stile di vita più ecologico e sostenibile.

Una vera novità in fatto di ricettività turistica e che piace sempre di più anche e soprattutto alle famiglie che si muovono con i bambini, ma non solo.

Per chi mastica un po’ di inglese, non è difficile intuire che si tratta di una di quelle parole che nascono dall’unione di altre. E infatti glamour + camping è all’origine del termine glamping.

Si tratta quindi di un campeggio di lusso in cui lo spirito di adattamento (montare una tenda, mangiare accampati e dormire sotto le stelle), si è evoluto grazie all’integrazione di servizi che offrono il massimo comfort, con pennellate di lusso.

Si campeggia, è vero, ma senza dover fare la fila per entrare nei bagni in comune. Si mangia in tenda, ma senza dover subire il disagio di farlo seduti per terra. Perché parliamoci chiaro: il campeggio è bello e divertente, ma può diventare anche stancante e poco comodo…

Grazie al glamping non si rinuncia al campeggio e al contatto con la natura, ma lo si fa potendo contare su una serie di servizi che rendono il soggiorno molto più gradevole e lussoso.

L’Italia è il paese perfetto per fare glamping. Col suo territorio misto, ricco di meravigliosi paesaggi, borghi, siti archeologici, bellezze naturali e artistiche, e grazie alla capacità di accoglienza della popolazione, le opportunità di sviluppare un’organizzazione turistica di questo genere non mancano.

Non a caso, questa formula di campeggio a 5 stelle, lanciata in Gran Bretagna nel 2005, è approdata rapidamente anche da noi.

Glamping: un’opportunità di business

Perché parliamo di glamping? Perché si rivela essere una grande opportunità di business per chi sta cercando un’idea di investimento, di lavoro e di innovazione.

Stai riflettendo sul tuo futuro? Hai voglia di cambiare vita o lavoro e desideri creare un’attività nel settore del turismo che, a tutti gli effetti, è il vero petrolio di nazioni come l’Italia? Bene, preparati ad approfondire tutti gli aspetti di questo genere di evoluzione turistica perché potresti aver trovato la soluzione che cercavi.

Nei prossimi paragrafi troverai ciò che ti serve per decidere se avviare la tua nuova impresa e iniziare a guadagnare ospitando i tuoi glamper (termine che indica chi fa campeggio in glambing).

Aprire un glamping: ecco come muovere i primi passi

L’idea di avviare un glamping ti intriga e ora vuoi saperne di più? Cominciamo dalle basi e scopri cosa ti serve per avviare la pratica di avviamento.

Di seguito trovi la lista dei documenti e delle certificazioni necessarie per iniziare:

  • apertura della partita IVA;
  • iscrizione al Registro delle imprese turistiche presso la Camera di Commercio;
  • trasmissione delle posizioni Inps e Inail;
  • domanda di autorizzazione comunale;
  • valutazione di impatto ambientale e acustico;
  • autorizzazione sanitaria ASL;
  • valutazione del rischio;
  • autorizzazione per l’eventuale somministrazione alimenti.

Quelli che hai appena letto sono gli adempimenti burocratici fondamentali, ai quali vanno ad aggiungersi eventuali e specifici adempimenti regionali, che sono differenti caso per caso: ogni regione applica regole diverse avendo potere di autonomia su certe questioni locali.

Per quanto riguarda la struttura, tieni presente che il core business sarà rappresentato proprio dal luogo e dal tipo di allestimento dell’attività ricettiva, che dovrà essere unica e singolare, questo per differenziarsi non solo dalla concorrenza dello stesso genere di campeggio, ma per rendere immediatamente palese la diversità da un normale campeggio a un glamping.

ATTENZIONE: non sempre le certificazioni e le autorizzazioni necessarie all’avviamento di una qualsiasi attività di tipo ricettivo vengono approvate.

Non a caso, tra i documenti e le certificazioni obbligatorie, vi sono quelle relative alla valutazione del rischio ed alle valutazioni di impatto ambientale e acustico. Per esempio: se il terreno su cui vorresti creare l’attività turistica si trova in prossimità di una zona abitata, potresti non superare le valutazioni di impatto ambientale e acustico.

Quanto costa allestire un glamping

Passiamo a uno dei punti fondamentali: quello relativo ai costi per avviare un’attività di glamping.

Inizia riflettendo su un fatto: non esistono costi fissi così da poter determinare subito quanto denaro ti servirà. Ogni nuova attività d’impresa presuppone un budget variabile per la sua creazione e molto dipende da fattori di vario genere, tra i quali:

  • il territorio in cui si crea l’impresa;
  • la grandezza della struttura;
  • il tipo di stile che si darà agli ambienti;
  • il numero e il livello dei servizi dedicati alla clientela;
  • la forza lavoro che sarà assunta.

Si può però fare una stima media basata sui dati che vengono resi pubblici e relative alle analisi di settore.

Un esempio concreto per farti riflettere sul tipo di attività e sui costi che dovrai affrontare per l’allestimento, si può fare sul prezzo da sostenere per l’acquisto di una tenda da glamping.

Considera che un modello di alta qualità e di design può arrivare ad oltre 40.000 euro. In questo caso si tratta di tende realizzate con materiali di pregio, che necessitano anche di personale specializzato per il montaggio.

Un’altra spesa non di poco conto da affrontare riguarda il terreno dove vorresti aprire la tua attività. Se è già di tua proprietà parti già con una marcia in più, altrimenti dovrai mettere in conto anche questa voce, che può essere concepita anche come terreno in affitto o in concessione oppure con una soluzione in franchising.

Queste ultime soluzioni ti permetterebbero di non privarti di liquidità e di utilizzare le tue finanze per le spese di avviamento e di realizzazione dell’attività.

Di contro, a fronte dell’investimento per l’allestimento e per le incombenze burocratiche, considera che una sola notte in un glamping di lusso può arrivare a costare oltre i 500 euro. Significa che, dopo i tempi di abbattimento dei costi di avviamento, le entrate possono essere davvero interessanti, a patto che tu sia anche in grado di organizzare un buon piano di marketing per far conoscere la tua attività ai possibili clienti.

L’importanza del business plan

Sai cos’è un business plan? Si tratta del documento di sintesi che contiene le caratteristiche fondamentali di un progetto aziendale.

È un passo fondamentale che, se è redatto da professionisti in grado di analizzare e valutare le potenzialità della tua idea di impresa, ti farà ottenere innanzitutto il quadro reale dei costi da sostenere e i margini di guadagno.

Per fare un esempio concreto: supponiamo che dal tuo business plan emergesse che il tasso di occupazione delle strutture deve arrivare almeno al 70% per ottenere ricavi medi pari a circa 20.000 euro l’anno per ogni tenda, togliendo i costi di gestione si può calcolare il ricavo netto, che dovrebbe aggirarsi mediamente su una percentuale variabile dal 35 al 50%.

Questo dato, a sua volta, ti permetterà di poter fissare le tariffe da applicare per il singolo pernottamento. È, ovviamente, una riflessione di base su come si avvia un’impresa, perché dovrai tener conto di molte altre questioni, compresa la concorrenza e come attrarre clientela.

BUONO A SAPERSI: a chi puoi chiedere di sviluppare un buon business plan? A un bravo commercialista, che sarà in grado di raccogliere da te tutte le informazioni necessarie a comprendere le tue intenzioni aziendali per poi analizzarne la fattibilità, trasformando in dati utili le verifiche che saprà concretizzare anche attraverso calcoli finanziari e di bilancio.

Tipologie di alloggio per allestire un glamping

Inizia anche a prendere dimestichezza con gli strumenti fondamentali che dovrai conoscere approfonditamente: gli alloggi adatti a un glamping.

Esistono diverse soluzioni e trovi le principali elencate di seguito:

  • Iurta: tipologia di struttura comune in Mongolia, abituale nei glamping;
  • Tende di lusso: costituiscono la versione lussuosa della classica tenda da campeggio;
  • Vagoni di treni: possono diventare alloggi di lusso per glamping speciali;
  • Bolle: sono speciali alloggi a cupola alcuni dei quali trasparenti per consentire di dormire sotto le stelle ma al riparo;
  • Caverne: in alcuni casi si possono sfruttare territori ricchi di grotte e caverne da allestire in modalità alloggio di lusso;

Come hai appena letto, le soluzioni sono diverse e tutte molto… glamping.

Offrire servizi esclusivi per attrarre la clientela

Un’esperienza di glamping è certamente qualcosa di memorabile, anche per chi è abituato a fare vacanze di tenore economico alto. Proprio per questa ragione sarà necessario, da parte tua, escogitare servizi attraenti, diversi da quelli che normalmente mette in cantiere la concorrenza.

Qualche suggerimento utile? Eccoli di seguito:

  • organizza un servizio di navetta esclusivo, per esempio per dare il benvenuto agli ospiti che arrivano in nave, aereo o treno;
  • studia bene le attività attrattive della zona e contatta le organizzazioni di teatri, cinema, eventi per studiare insieme delle collaborazioni;
  • inserisci nella tua organizzazione qualche evento particolare, come una degustazione di formaggi speciali o di vini con la presenza di esperti del settore;
  • studia le preferenze della tua clientela: un questionario iniziale potrebbe farti scoprire cosa potrebbe rendere migliore la vacanza dei tuoi clienti presso il tuo glamping.

CONSIGLI UTILI: tieni presente che chi è abituato a viaggiare e a farsi coccolare dalle strutture ricettive ha già avuto esperienze di diverso tipo. Spesso sono le cose ben fatte e magari più semplici a far emozionare le persone. Un momento di serenità, durante la vacanza al top, può stimolare un buon ricordo del tuo glamping e far affezionare i clienti. Studia bene questo punto e fidelizzerai la clientela.

Altre idee per il tuo glamping

Quando pensi a un glamping, non concentrarti sull’idea classica del campeggio ma con uno stile lussuoso. La particolarità di questa attività ricettiva è basata anche su un aspetto che la rende unica ed è rappresentato proprio dalla location.

Un glamping con le tende installate sugli alberi, per esempio, ci avresti mai pensato? Il bosco permette la creazione di paesaggi fiabeschi, ma anche il mare può suggerire soluzioni davvero magiche e attraenti.

Non avere una visione monolitica: spazia, informati, viaggia, chiedi a chi ha passato le vacanze presso uno o più glamping in giro per il mondo. Assorbi i racconti di chi ha vissuto l’esperienza. Fai a tua volta un’esperienza presso una struttura, osservati come ospite e fatti suggerire idee nuove basate dalla tua esperienza personale: solo così potrai migliorare le idee degli altri.

Glamping in franchising? Si può fare…

L’alternativa al glamping da avviare attraverso la costituzione di un’impresa privata è rappresentata dal glamping in franchising. Questa soluzione è attiva già da anni all’estero, soprattutto in Gran Bretagna, la patria di questo tipo di turismo.

Anche in Italia, anche in considerazione della richiesta crescente da parte dei turisti italiani e stranieri, si sta affermando questo tipo di opportunità.

Un brand da tenere d’occhio è Gatto Bianco, un’organizzazione svizzera che punta a un format di franchising che si caratterizza per l’elevato standard qualitativo della struttura e dei servizi ricettivi.

Gli affiliati ricevono una formazione iniziale e l’avvio delle procedure per l’allestimento delle unità ricettive. Per chiedere maggiori informazioni accedi al modulo di contatto online compilandolo con i tuoi dati: riceverai un contatto da parte di un consulente che sarà in grado di aiutarti nella decisione finale.

Glamping: l’esperienza diretta di chi ce l’ha fatta

C’è chi è riuscito ad avere successo in questo particolare ma interessante settore turistico. La storia imprenditoriale di Canonici di San Marco a Mirano, per esempio, è quella di un gruppo di amici con tante idee e ambizioni comuni. 

Qui puoi leggere tutto sulla nascita del glamping: leggendo l’intervista troverai anche molti spunti e informazioni utili per la tua nuova impresa.

Scoprirai anche qualcosa sul profilo del cliente tipo, su quanto sia disposto a spendere e quali sono i costi per attrezzare una tenda tra acquisto, arredo e servizi da installare.

Interessante da leggere anche la storia di un imprenditore in Salento che racconta come sono state allestite le luxury tent e quali criteri sono stati adottati.

Perché investire nel glamping

Ai nostri giorni i turisti sono alla ricerca di esperienze nuove. La clientela è sempre più esigente e cerca soluzioni ricettive nuove e originali. Il glamping piace alle famiglie ma anche a chi viaggia da solo o con amici. E’ eco-friendly e il periodo storico impone la massima attenzione sul tema dell’ecologia e dell’impatto sull’ambiente, ed il glamping è una soluzione eco-sostenibile. 

Se ti lancerai in quest’impresa, facci sapere tutto della tua esperienza scrivendoci nei commenti o contattando la redazione. Saranno informazioni preziose per chi intende abbracciare questa opportunità imprenditoriale.

Emilia Urso Anfuso

Giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica.
Collabora con Novella2000, il settimanale Visto (interviste a personaggi della politica, della cultura e dello spettacolo) e per altre testate giornalistiche.
Già giornalista del quotidiano Libero per i settori politica, economia e attualità
Collabora con altre testate di informazione
Scrive da diversi anni per i siti di informazione online del Gruppo Puntoblog Media: consumatori.blog, assistenza-clienti.it e lavoratori.blog.
Fondatrice e direttore responsabile, dal 2006, della testata giornalistica di informazione online: www.gliscomunicati.it
Sociologa
Esperta di comunicazione
Ideatrice e conduttrice della trasmissione video MediaticaMente e del ciclo di trasmissioni "Racconti investigativi" insieme al Luogotenente dei crimini violenti del ROS dei Carabinieri Rino Sciuto
I suoi libri sono in vendita su Amazon

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