UberEats: come funziona e quanto si può guadagnare con le consegne a domicilio

Quante volte ti è capitato di ordinare i tuoi pasti e di farteli consegnare a domicilio? Oppure, se non l’hai mai fatto, quante volte hai considerato l’idea di diventare un rider e lavorare nel settore?

Le organizzazioni che si occupano della distribuzione di pasti e merci attraverso i fattorini sono ormai diverse e magari ne conosci già qualcuna, come quella di cui parliamo qui: Uber Eats.

Da quando, a partire dalla fine del primo decennio del 2000, anche in Italia sono approdate queste organizzazioni, gli Italiani hanno compreso l’utilità di servirsi di questa soluzione di consegna rapida, avvalendosi dei cosiddetti riders, i fattorini che circolano per le strade delle città a bordo di biciclette, scooter e monopattini elettrici, con il loro carico di consegne negli appositi contenitori speciali agganciati alle spalle.

Tra le diverse organizzazioni che operano ormai da alcuni anni anche in Italia, troviamo Uber Eats. Questo marchio è di proprietà di Uber, l’azienda americana che dal 2009 ha lanciato il servizio di trasporto privato su automobile. Uber Eats è l’idea lanciata nel 2014 e si tratta di un servizio di consegna a domicilio dei pasti.

I rider del servizio di consegna di cibo a domicilio Uber Eats si muovono rigorosamente in bicicletta o scooter garantendo così consegne più rapide. Stai accarezzando l’idea di diventare un rider di Uber Eats e ora desideri solo sapere come devi inoltrare la tua richiesta, in cosa consiste il lavoro, quanto si guadagna e altri dettagli?

Bene, continua la lettura dei prossimi paragrafi.

Come funziona Uber Eats

Il meccanismo di Uber Eats è semplice: l’organizzazione si pone come piattaforma di raccordo e di incontro tra i ristoranti e i fattorini.

I rider di Uber Eats guadagnano per ogni consegna effettuata e il pagamento viene effettuato settimanalmente tramite l’applicazione dedicata ai rider.

Da cosa guadagna Uber Eats? Dalle trattenute di una piccola commissione che viene addebitata ai ristoranti aderenti al programma. La percentuale non è però nota, visto che, come fu dichiarato a suo tempo sul quotidiano Il Sole 24 ore: “L’azienda non ha voluto specificare percentuali o retribuzioni medie, anche per non offrire indicazioni alla concorrenza“.

Requisiti per diventare un rider di Uber Eats: scooter o bicicletta

I requisiti indispensabili per lavorare come rider di Uber Eats cambiano in merito al tipo di mezzo a due ruote di cui disponi per le consegne a domicilio. Di seguito trovi i dettagli per i diversi casi previsti.

Affrontiamo il primo caso: se sei in possesso di una moto o di uno scooter e vuoi lavorare come rider per Uber Eats:

• devi aver compiuto 18 anni:
• devi essere in possesso di uno scooter o di un mezzo a due ruote;
• devi avere la patente italiana e assicurazione in corso di validità;
• non devi avere nessun processo civile o penale in corso o passato.

Quando deciderai di inoltrare la tua richiesta di collaborazione, se rientri tra i possessori di una moto o di uno scooter, dovrai selezionare la voce “Consegne in moto o scooter”.

Se invece possiedi una bicicletta questi sono i requisiti:

• documento di identità in corso di validità;
• aver compiuto 18 anni;
• non avere alcun procedimento penale o civile in corso.

In questo caso, all’atto dell’iscrizione dovrai selezionare “Consegne in bici”.

Iscrizione a Uber Eats per i collaboratori occasionali

Se non sei in possesso di partita Iva e vuoi lavorare con Uber Eats con ritenuta d’acconto, sappi che potrai guadagnare fino a un tetto massimo pari a 5.000 euro in un anno con lo stesso committente.

Significa che, se la tua collaborazione con Uber Eats dovesse andare alla grande e tu dovessi accumulare un reddito superiore ai 5.000 euro in un anno, dovrai iniziare a pensare di cambiare regime fiscale e aprire la partita Iva.

Vuoi iscriverti e iniziare a lavorare? Compila il seguente modulo di adesione online con i tuoi dati, inoltralo e attendi la conferma: non appena il tuo account rider sarà stato attivato potrai iniziare ad accedere al tuo profilo e verificare le consegne disponibili per iniziare a lavorare.

Lavorare per Uber Eats con partita Iva

Passiamo al tema dei collaboratori autonomi con partita Iva

In questo caso dovrai compilare lo stesso modulo di adesione che hai trovato nel paragrafo precedente, ma ti consigliamo di leggere queste informazioni relative alle normative fiscali per i collaboratori con partita Iva

Città coperte dal servizio di consegna di Uber Eats

Uber è il colosso americano dei servizi web per la logistica e il trasporto, e ha lanciato l’App Uber Eats in Italia nel 2016 partendo inizialmente con la copertura della città di Milano.

L’esperimento ha avuto successo, tanto che in breve tempo il servizio è stato esteso ad altre zone d’Italia. Attualmente è infatti possibile ordinari i pasti e farseli recapitare a domicilio nelle seguenti città:

• Bari
• Bologna
• Cagliari
• Catania
• Ferrara
• Firenze
• Genova
• Milano
• Napoli
• Padova
• Palermo
• Pisa
• Prato
• Reggio Emilia
• Rimini
• Roma
• Torino
• Trieste
• Verona

Da nord a sud i consumatori possono adottare come soluzione questo tipo di consegna a domicilio molto semplice da utilizzare e che necessita sempre di nuova forza lavoro.

Come candidarsi per lavorare per Uber Eats

I candidati rider devono innanzitutto installare l’applicazione Uber Eats e registrare il proprio profilo. Quando quest’ultimo è attivo, bisogna lanciare l’applicazione per verificare la presenza di consegne possibili e iniziare ad accettarle: inizia così la tua collaborazione come rider di Uber Eats.

L’applicazione fornisce tutte le indicazioni stradali e le informazioni necessarie per rendere più veloce la consegna. Attraverso la App, inoltre, è possibile tenere sotto controllo i propri guadagni e ricevere i pagamenti settimanali.

Per poter ricevere le richieste di consegna a domicilio e accettarle, è importante avere sempre a portata di mano uno smartphone. Quest’ultimo non deve avere particolari requisiti tecnici: la cosa fondamentale è che abbia una SIM dotata di un pacchetto dati internet per potersi collegare alla App di gestione degli ordini.

A tal proposito, per assicurasi del corretto funzionamento dell’applicazione e ricevere le prenotazioni, bisogna essere certi di poter contare su una rete internet stabile e sicura e un volume dei dati sufficiente.

La App funziona sia sui sistemi operativi iOS che su quelli sviluppati per Android ed è importante che il cellulare sia sempre aggiornato alla versione più recente del software.

Ricorda inoltre che sei tu a stabilire quando e quante ore lavorare. Non avrai vincoli di orari e non dovrai nemmeno garantire un numero minimo di consegne a settimana o al mese: avrai piena libertà di gestione del tuo tempo.

Quanto si guadagna a lavorare come rider per Uber Eats?

Assodelivery – l’associazione che accorpa imprese di food delivery come Uber Eats, Glovo, Just Eat, Deliveroo e altre – insieme al sindacato UGL, sono riusciti a stringere un accordo atto a stabilizzare maggiormente i fattorini a livello contrattuale e a garantire maggiori diritti sindacali.

Si tratta di una grande conquista ed è la prima a livello europeo di questo genere e che ha addirittura superato i tempi di lavoro del Ministero del Lavoro.

L’accordo, fondamentalmente, ha reso possibile di ottenere un compenso orario più equo di minimo 10 euro a cui si è aggiunta un’altra agevolazione molto importante: quando un’impresa di delivery attiva i servizi in una nuova città, si deve garantire al team di fattorini un compenso minimo di 7 euro l’ora anche in assenza di ordini da consegnare e per i primi quattro mesi, a patto che i fattorini accettino di consegnare eventuali ordini in arrivo in qualsiasi momento della giornata e giorno della settimana.

È stata inoltre introdotta l’indennità per il lavoro notturno (+10%) quella per chi lavora nei giorni festivi (+15%) e quella per chi lavora anche con il cattivo tempo (+20%). Si è anche in attesa di altre importanti conferme, come quella relativa alle coperture Inail contro gli infortuni o la stipula delle polizze per danno contro terzi.

Tornando al tema centrale di questo articolo, per diventare rider di Uber Eats non si deve firmare un vero contratto di collaborazione di lavoro autonomo con partita Iva.

Uber Eat, infatti, non si pone come datore di lavoro bensì come intermediario del servizio di consegna.

Per avere un’idea sui possibili guadagni ci viene comunque incontro la stessa Uber, che sul sito ufficiale dell’azienda spiega che il  viene ottenuto sommando:

• quota fissa per il ritiro: una quota fissa per il ritiro presso il ristorante;
• quota fissa per la consegna: una quota fissa per ciascun indirizzo di consegna;
• distanza percorsa: una tariffa per la distanza percorsa viene considerata calcolando la distanza totale dal punto di ritiro all’ultimo punto di consegna. Questo calcolo è basato sulla distanza totale del percorso visualizzato sull’applicazione quando si accede al navigatore.

È possibile verificare le tariffe in vigore nella zona per il ritiro, la consegna e la distanza su Uber.com.

Le tariffe per la distanza, inoltre, differiscono in base al tipo veicolo con cui viene effettuata la consegna e alla città in cui ci si trova: se circoli in bicicletta hai anche meno spese rispetto a chi consegna con la moto o lo scooter.

Posizioni lavorative diverse dal fattorino

Oltre alla posizione di rider, Uber Eats è sempre alla ricerca di altri tipo di profili lavorativi, come per esempio:

• Manager del settore commerciale
• Specialisti del settore marketing
• Informatici
• Sviluppatori di software
• Account manager
• Junior account manager
• Creativi
• Specialisti in area finanza

Per verificare le offerte di lavoro attive in Italia, si può accedere alla pagina ufficiale presente su LinkedIn e visionare le proposte di lavoro presenti alla sezione jobs.

Lavorare all’estero per Uber Eats

Uber opera a livello internazionale.

Per tale ragione è possibile riflettere sull’opportunità di inviare la propria candidatura per una delle posizioni proposte in una delle nazioni in cui è presente. Così come per le offerte di lavoro in Italia, si consiglia di tenere d’occhio la sezione Jobs della pagina ufficiale del profilo Uber Eats su LinkedIn.