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Aprire una palestra: requisiti, costi, ricavi e finanziamenti

Sono sempre più numerosi gli italiani che frequentano con regolarità una palestra. Uomini e donne, giovani e meno giovani  sono molto attivi e frequentano la palestra in modo continuativo per salute ma anche per mantenersi in forma.

Un vero e proprio business quindi, quello che si realizza tra corsi di aerobica e sollevamento pesi e che conquista una bella fetta di popolazione nel tempo libero a dispetto di altri passatempi più sedentari come la lettura, il cinema e la musica. 

Fitness, giro d’affari e opportunità professionali

Il fitness può essere visto anche come un’interessante opportunità di business dal momento che si contano circa 18 milioni di italiani praticanti attività non agonistiche ma legate al benessere e un giro d’affari di 10 miliardi di euro l’anno.

A RiminiWellness, la fiera che si tiene nella cittadina dell’Emilia Romagna e dedicata al fitness, è emerso che in Italia sono circa 120 mila le figure professionali impegnate nel fitness e la loro domanda aumenterà in considerazione del crescente interesse della popolazione verso il mondo del movimento e dello sport.

Come aprire una palestra, ecco cosa serve 

Vuoi aprire una palestra? Sei sulla strada giusta perchè i fatturati sono importanti e la domanda da parte dei consumatori sempre più notevole. Se hai fatto la tua indagine di mercato, hai studiato i tuoi concorrenti e nella tua zona sembra proprio che ci siano interessanti opportunità e una clientela potenzialmente significativa, allora è il momento di buttarsi nel business, fiutando l’affare e ovviamente tenendo conto dei requisiti che la palestra deve avere e della normativa vigente.

Aprire una palestra è un’attività imprenditoriale vera e propria (come impresa individuale o anche società ma anche associazione sportiva dilettantistica ASD) che inizia con l’apertura della Partita Iva e l’iscrizione al Registro delle Imprese. Particolare attenzione deve essere posta al locale che deve ottenere l’idoneità sanitaria da parte dell’ASL, rispettare la normativa antincendio e in generale le disposizioni legislative sulla sicurezza.

Anche al Comune devono essere chieste delle autorizzazioni per le quali è bene informarsi al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) di competenza per la Denuncia di Inizio Attività (DIA).

allenamento palestra

Palestra, quali le figure professionali necessarie

Anche per aprire e gestire una palestra sono richieste figure professionali altamente competenti e abilitate. In particolare sono necessarie:

  • degli istruttori di fitness qualificati che possiedano i titoli richiesti dalla normativa nazionale e regionale di riferimento. I corsi infatti sono riconosciuti dal CONI e si tratta sia di corsi base che di corsi specifici;
  • un direttore tecnico (che il più delle volte coincide con l’imprenditore) che dovrà avere una laurea in Scienze Motorie, un diploma ISEF o titoli equivalenti;
  • un responsabile sanitario, ovvero un medico.

Oggi le palestre, anche per essere più competitive e offrire servizi più qualificati e diversificati rispetto alla concorrenza, alla tradizionale erogazione di corsi (il core business della palestra) aggiungono servizi aggiuntivi che quindi necessitano di altre figure professionali che diventano quindi sempre più specializzate.

Il personal trainer è un istruttore di fitness che personalizza i suoi interventi in relazione alla persona che ha di fronte, alla sua capacità di eseguire i movimenti e agli obiettivi che si pone in termini di esercizio fisico. L’assistente di sala pesi invece, va ad affiancarsi a personale più esperto e qualificato.

Altre figure di prossimità sono il nutrizionista, al quale vengono richieste consulenze sull’alimentazione e lo stile dietetico dei clienti e l’estetista nel caso in cui vengano erogati anche trattamenti estetici. Questo infatti è uno dei trend più richiesti e coniugare palestra ed estetica è sempre più frequente.

Inoltre in palestra si ha bisogno anche del massaggiatore sportivo  che aiuta i clienti in caso di infortunio o affaticamento. Non risulta difficile, sempre nell’ottica dei servizi sempre più globalizzati, trovare un osteopata o anche un naturopata, a dimostrazione del fatto che il fitness si è evoluto verso il wellness, inteso come modus vivendi orientato al vivere bene e in salute, tenendo conto del benessere non solo fisico ma anche psichico. Ne deriva quindi che chi frequenta una palestra non lo fa solo per apparire bello fuori, ma per stare bene.

Palestre in franchising, come aprirle

Aprire una palestra in franchising è possibile. Ecco alcuni dei marchi più noti: 

  • Body Street ha affiliati in tutto il mondo ed ha come punto di forza l’utilizzo della tecnologia EMS (Elettro – stimolazione Muscolare). 
  • FT Lab permette di aprire una palestra completa di attrezzature e arredi, proponendo al cliente programmi di allenamento  individuale. 
  • Fit And Go associa all’EMS anche l’utilizzo di macchinari Vacufit che associa esercizio aerobico su tapis roulant ed effetto vacuum e Criofit per migliorare  e potenziare il benessere fisico e psichico. Fit And Go richiede ai suoi potenziali affiliati di aprire in una cittadina con non meno di 10.000 abitanti, una metratura di almeno 70 mq e un investimento minimo di 29.000 €.
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Costi e ricavi in palestra

Come ogni attività commerciale che si rispetti, anche per la palestra è essenziale valutare costi e ricavi. L’analisi di questi importanti indicatori economici dell’attività imprenditoriale è sempre frutto di un business plan accurato e redatto da professionisti. La concorrenza è infatti vivace anche nelle piccole cittadine di provincia e l’offerta da proporre deve incontrarsi con le esigenze della clientela.

Per aprire una palestra di medie dimensioni i costi possono aggirarsi anche intorno ai 100.000 €: tenendo conto di alcune variabili importanti come il fitto della struttura, l’acquisto dell’attrezzatura o il leasing dei macchinari, stipendio ai dipendenti e apertura posizioni INPS e INAIL, questa cifra può variare significativamente.

Importante è nella fase di avvio, individuare se ci sono finanziamenti sia a livello nazionale che europeo. Per maggiori informazioni è bene consultare il sito web dell’Istituto per il Credito Sportivobanca pubblica per il sostegno allo sport e all’impiantistica sportiva e il sito di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa  del Ministero dell’Economia.

Le fonti di ricavo per la palestra sono tutte prevalentemente concentrate negli abbonamenti, ma alcune fonti interessanti possono provenire dall’organizzazione di eventi, sponsorizzazioni, vendita di servizi aggiuntivi e consulenze pur nel contesto di una gestione efficace e strutturata.

Anna

Blogger e collaboratrice del network PUNTO Blog. Mi occupo principalmente di salute, diritti del lavoro e tutela dei consumatori.

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